Il punto di Bruno Calchera

 

 

Sono rimasto stupito da una pubblicità pubblicata da: “CORRIERE ECONOMIA” del 2 Settembre 2024, di una società che assolutamente non conoscevo: NECTO NIVEUS. Una pagina semplice ma che trattava di temi legati alla Sostenibilità con una foto ed un head line semplice: RESPIRA SEMPRE ARIA PULITA.

Una paginata del genere senza altre informazioni, con head così, l’attendo da Coca Cola, Acqua Lete o da una marca di una automobile.

L’ovvietà: RESPIRA SEMPRE ARIA PULITA!
Qualcuno la pensa diversamente? Sono vecchi slogan del tipo “CON OMO SI LAVA” e non c’erano spiegazioni. Così non abbiamo mai saputo che cosa era il GARDOL di COLGATE!

Ma la gran parte delle comunicazioni aziendali non sono così banali. C’è un lavoro per dare informazioni e per spiegare la propria eccellenza. Si utilizza il web per cercare informazioni, usuale è constatare che quasi il 90% delle imprese pubblica un capitolo sulla Sostenibilità, e anche pagine riservate alle azioni per rendere sostenibili prodotti ed azioni. La vita aziendale è molto cambiata.

Vediamo il grande lavoro di quasi tutte le imprese per agganciarsi alle regole e agli spunti dati dalla tecnologia – non solo – per avviare il percorso dello Sviluppo Sostenibile. E’ una situazione nuova nel mondo della comunicazione. Ora i messaggi che trattano di innovazioni aziendali sono moltissimi, spesso aiutati dai social con rapide battute o da eventi correlati con Istituzioni universitarie e Centri di ricerca ed anche Fondazioni ed Associazioni.

Come editori ci siamo chiesti: basta questa comunicazione?
Noi di CSROGGI abbiamo sempre pensato fosse utile informare i lettori delle innovazioni, attraverso gli interventi di aziende diverse, per trattare il complesso di queste azioni: raccontarne il percorso nell’impresa, diffondere le notizie con le spiegazioni dei passaggi dentro la Società e l’azienda.

Il risultato avrebbe dovuto essere importante: “ti parlo della sostenibilità, e ti racconto le ragioni ed i passi che stiamo avviando per essere al passo con le esigenze che toccano la vita del pianeta, della sicurezza di ogni tipo, dell’attività sociale che impatta sulla vita di tutti nel territorio.”

Ora il fiume della voglia di sapere, dell’esigenza di conoscere i passi della sostenibilità, pare superato. Basta una pagina pubblicitaria, una fotografia e tutte le informazioni su prodotti ed aziende sono inutili.

Perché raccontare il Report di Sostenibilità? Sono più che sufficienti alcuni comunicati stampa, in cui è complesso trarre un vero racconto che risponda a certe domande. Ad esempio sulla l’organizzazione aziendale, sui passi portati avanti, sulle difficoltà e soprattutto su ciò che non è ancora compiuto e su cui si lavorerà nel futuro. E’ come andare al Supermercato e vedere la proposta “Frutta sostenibile”!
La piega della Comunicazione è questa.

Per le aziende che hanno fatto la scelta del Web e dei Social per grandi risparmi di costi della comunicazione è chiaro che altri canali sono avviati, più diretti, ma è sempre indispensabile trovare nuova clientela. Infine grande attenzione ai media di massa, spazi pagati profumatamente, per raccontare il prodotto e le sue caratteristiche innovative.
La Moda è l’esempio più forte,

Tenacemente fino ad oggi CSROGGI ha cercato – e cerca – di RACCONTARE i percorsi aziendali perché la conoscenza approfondita di un prodotto, e la decisione aziendale sono faccende decisamente importanti, come la conoscenza dei passi per accendere le novità.  

La collaborazione cliente-acquirente è il mantra della fidelizzazione. Il cliente quando spende vuole sapere. Certi parametri, ad esempio, sembrano cambiare: se la tecnologia usa AI è certamente buona, innovativa e moderna.

In conclusione: la pubblicità è utile e fa bene. I social, quelli più aziendalistici vanno forte, i comunicati stampa sono necessari, le TV possono migliorare. Resta una assenza che si prolunga ormai da tempo: l’insensibilità comune di approfondire una notizia di una impresa, che tratta di sostenibilità, perciò una assenza di curiosità razionale ed infine l’assenza di consapevolezza di come si muovono imprese e in che consiste la vera novità del prodotto o del servizio con l’introduzione della sostenibilità nella vita aziendale.

 

 

Share This