Il punto del Direttore
Non lo diciamo noi ma lo dicono gli italiani.
In un interessante articolo di Francesco Stafanoni sul Corriere della Sera di Venerdì 9 Giugno scorso. Nella ricerca IPSOS, lo stesso Nando Pagnoncelli, Presidente della realtà Società di Ricerche, ha riferito: ”Oggi in tanti hanno compreso l’importanza della sostenibilità che prima era solo ambientale, mentre ora è anche economica e sociale”. Nel 2011 solo il 7% degli italiani sosteneva di conoscere bene il significato della parola sostenibilità. Già nel 2018 era salito al 20%, nel 2023 si è raggiunto il 39%. Solo un 17% ne ha una idea superficiale e solo il 5% non sa di cosa sta parlando” (pag. 21)
Il segnale più forte è dato da alcuni indicatori sugli investimenti del Governo a sostegno dello sviluppo sostenibile: un buon 29% ritiene che essi dovrebbero toccare il sistema economico. Il 34% quello ambientale e ben il 37% quello sociale.
Una osservazione ci pare opportuna.
Ed è una sottolineatura sulla parola VALORE. E’ una definizione complessa e nemmeno la Treccani sa darne un significato compiuto.Noi usiamo questa parola per indicare la propensione della libertà ad impegnarsi per una azione, un fatto, una mossa per il bene personale e sociale. Il Bene, l’azione Buona la conosciamo tutti: è insita nel nostro DNA. La riconosciamo. Se non intervengono pregiudizi ideologici precostruiti, tutti riconoscono la Bontà, una azione buona.
Che la Sostenibilità sia un Valore è un punto di svolta interessante e ricco di spunti significativi nella sua ricaduta.
- Si capisce immediatamente che non basta declamare un valore per poterlo riconoscere, condividere e comprendere. Si vede così quanta strada deve essere fatta affinché la Comunicazione impari a spiegare il Valore della Sostenibilità.
- Quando la pubblicità usa la parola legata al Sostenibile non può solo gettarla nell’Head Line. Occorre aggiungerne il senso.
La ricerca IPSOS dimostra che gli italiani capiscono il senso del suo valore e possono riconoscerne i tratti. - C’è un legame tra la parola Valore e la parola Responsabilità. L’articolo continuava abbinando il “comportamento con azioni condivise”
A chi tocca portare avanti il significato di Sostenibilità?
Certamente non quelli che usano la parola per offrire una suggestione al lettore, al cliente sul proprio agire sul proprio prodotto.
L’articolo si Stefanoni aggiunge un particolare importantissimo: “il 60% degli italiani fatica a capire che cosa è sostenibile e che cosa no quando si tratta di fare delle scelte.” Pagnoncelli continua “non credo infatti alle parole magiche. Ma le cose sono in trasformazione. La guerra ha aumentato la paura energetica, le aziende sono diventate più responsabili ed anche i cittadini”.
Poco prima aveva sottolineato:” Ciò che serve non è tanto il fiorire di leggi, quanto la consapevolezza di ogni individuo di farsi carico di doveri affinché una sostenibilità sia raggiunta …”
Vazzoler di AMAPOLA prosegue nell’insistere sull’inserimento del 18° Goal alla Agenda 2030. Quello della Comunicazione Responsabile. La ricerca IPSOS gli conferisce una grande conferma.
La sostenibilità la si può comprendere come valore, ma la consapevolezza nel vivere non è semplice. Il ruolo della Comunicazione è centrale, come diventa centrale il rapporto con la realtà. Da una parte i valori si riconoscono e si desiderano, dall’altra davanti ai nostri occhi non tutto è chiaro. Anzi!
Il cuore della responsabilità infatti è dato dalla verità della relazione con altri.
Cosi si chiude la partita della battaglia al Greenwashing e si comprende perché la S di ESG avanza di più nel sentiment della gente.
Bruno Calchera
Direttore di CSROGGI