Il punto del Direttore

 

 

 

In molte occasioni abbiamo documentato l’importanza delle relazioni interne in una impresa. Anzi abbiamo documentato su CSRoggi che l’efficacia di tante soluzioni aziendali in tema di sostenibilità passano dalla Direzione, dagli stakeholder, ma soprattutto dal convincimento che i dipendenti assumono davanti a innovazioni, trasformazioni e, in modo evidente, da un cambio di passo posto in essere dallo sviluppo sostenibile.

La persona è centrale in ogni progetto.
Riprendo un concetto espresso dal prof. Matteo Giuliano Caroli dell’Università Luiss di Roma.
“La centralità del comportamento della persona rafforza ulteriormente la connessione tra filantropia e responsabilità sociale ed ambientale. La consistenza, in termini di continuità, impatto interno dipende principalmente dal convincimento dell’impresa ad essere sostenibile, dipende principalmente dal coinvolgimento dei suoi singoli membri, in primo luogo di coloro che svolgono funzioni imprenditoriali di governo e di direttive. Ma tali meccanismi organizzativi sono svolti a stimolare e addirittura incentivare il personale ad attuare le misure di responsabilità Sociale sono certamente utili, ma difficilmente superano la logica opportunistica.
L’impresa diviene realmente “sostenibile solo se le persone che vi operano si riconoscono intimamente nei principi che ne sono all’origine e che sono, appunto, i principi che animano il filantropo e coloro che investono per migliorare progetti, ambienti, società, ambiente.”.

Alcune osservazioni:

  1. La Formazione che è attiva in molte Aziende non può ridursi a corsi conoscitivi generici sulla sostenibilità o al massimo sulla riproposizione di elementi di progetti specifici che vengono rilasciati per documentare la propria esperienza di sostenibilità.
    La formazione sulla Sostenibilità implica il CONVINCIMENTO.
    Il che significa che è meglio riservare una discreta quota a indicare le linee guida dei processi di cambiamento innovativo, la metodologia applicata e soprattutto le ragioni di un cambiamento all’insegna della Responsabilità Sociale prima di passare alle azioni vere e proprie.
    Fare solo una introduzione non serve.
    Occorre sollecitare la consapevolezza di chi è protagonista – anche se con minore responsabilità – dell’impresa e che ritiene il suo operare un valore per la propria ditta.
    Pertanto il corso formativo va studiato, magari con consulenti, per trovare le leve giuste che inducano l’interesse e facciano ben comprendere la convenienza di una diversa organizzazione.
  2. La stessa Formazione è in itinere. Cioè deve continuare nel tempo.
    Essa interpella tutti i protagonisti sui passaggi, sulle mete raggiunte e le difficoltà superate per rafforzare il senso di appartenenza.
    E’ molto facile infatti utilizzare la reportistica per inquadrare il livello del cammino e segnalare i passi salienti del percorso fatto e da fare.
    Sarà – l’innovazione – la realizzazione di tutti – evidentemente di tutti quelli che hanno deciso di essere presenti con consapevolezza.
    E’ un rischio da correre,
    La drammaticità pandemica ha sottolineato tantissimo il tema delle risorse monetarie e della solitudine per non intaccare l’autocoscienza delle persone che con più facilità hanno imboccato la strada del cinismo generalizzato e della paura del fare altro rispetto a problemi più contingenti.
  3. Le trasformazioni, i cambiamenti vanno comunicati in modo ampio.
    Non solo attraverso la pubblicità e verso la clientela.
    E’ interessante che altre aziende attive nella CSR possano valorizzare – da competenti – le nuove misure introdotte con il piano di sviluppo.
    C’è chi capisce solo il prezzo di una cosa e guarda al prodotto e c’è chi sa esaminare un processo innovativo e sa trarre valutazioni per classificare le novità.
    Questo percorso finale e le considerazioni degli specialisti rendono credibile e ancor più stimabile da tutti, all’interno della azienda, ogni cambiamento intervenuto all’insegna della sostenibilità…
    Sappiamo che ogni nuovo progetto è fatto per migliorare le performance aziendali, i prodotti, i servizi, insieme ad ambiente sociale, con attenzione alla salute di tutti e un coinvolgimento di tutti (stakeholder e dipendenti).
    Comunicare l’insieme di questi obiettivi raggiunti o in via di cambiamento rafforza il i legami aziendali e incoraggia il cammino…

Le Direzioni delle Risorse Umane queste cose le conoscono benissimo.
Il suggerimento che diamo sempre a tutti è quello offrire un coinvolgimento sempre maggiore e di comunicarlo nei suoi tratti essenziali.
A che serve diventare sostenibili se coloro che hanno contribuito all’evoluzione non si sentono protagonisti di un bene collettivo e non lo fanno sapere?

Bruno Calchera
Direttore Responsabile

 

 

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