L’uomo della strada

 

 

 

Come certo sapete pochi giorni fa si è tenuto a Davos il World Economic Forum Annual Meeting.

Il Forum economico mondiale (conosciuto anche come Forum di Davos) è una fondazione senza fini di lucro con sede a Cologny, vicino a Ginevra, in Svizzera, nata nel 1971.

La fondazione organizza ogni inverno, presso la cittadina sciistica di Davos in Svizzera, un incontro tra esponenti di primo piano della politica e dell’economia internazionale con intellettuali e giornalisti selezionati, per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente.

Quest’anno, al centro delle tematiche del forum, erano la sostenibilità, la svolta verde, della protezione dell’ambiente, della finanza etica e della lotta alle diseguaglianze sociali.

A me, da uomo della strada, hanno colpito 3 notizie: una bella, una meno bella ed una interessante.

La prima: quella bella. I grandi imprenditori, i grandi fondi di investimento, i grandi politici e le grandi banche hanno stabilito, e comunicato, che i loro capitali prenderanno in considerazione solo investimenti verso chi rispetta gli obiettivi della sostenibilità.

La seconda: quella meno bella. A Davos c’era anche Trump. E la notizia non mi è piaciuta non tanto perché lui fosse presente, ma per le cose che ha detto e convintamente sostenuto. Mi viene il sospetto che il prossimo tema su cui si impegnerà sarà battersi per convincere tutti che la terra è piatta.

E infine la terza. I cronisti ci hanno raccontato che molti partecipanti, e si trattava dei più grandi ricconi del Pianeta, si sono recati a Davos abbandonando gli aerei e gli elicotteri ed utilizzando dei meno inquinanti treni.

Forse sono state dette o fatte altre cose importanti. Aspettiamo i risultati.

Ugo Canonici

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