Questa newsletter esce in un momento particolare della vita del nostro paese.
Non si può pensare alla Sostenibilità senza tener conto della attuale situazione sociale, economica ed anche politica.

Come può procedere un percorso di innovazione senza un Soggetto istituzionale che ne garantisca il buon esito? Come immaginare le riforme che dovrebbero ridare un volto nuovo al nostro cammino se coloro che hanno il compito di indicare una strada vivono in uno stato di somma incertezza?

La crisi di Governo, non formalizzata, mostra a tutti una realtà evidente: le ragioni di coloro che l’anno accesa non sono recepite ed anche le ragioni forti per la continuità non sono comprese del tutto da tutti perché fino a qui il Governo Conte non ha brillato per capacità di risposta a tanti quesiti.

La CSR è uno sguardo sul nostro presente. Oltre ad esperienze importanti di Sviluppo Sostenibile che sono attualmente visibili, facciamo i conti con una tragedia umana fatta di disperazione delle persone, di iniziative economiche che si perdono, di perdita di risorse e di volontà ad investire figlie della incertezza e dalla crescita della povertà.

Pensare alla crisi sociale è indispensabile. Guardare il crescere delle persone che si ammalano e muoiono non è una abitudine cui rassegnarci: oggi il cambiamento, il futuro pieno di grandi innovazioni contrasta con l’esperienza di ogni giorno.

Riteniamo che il Next Generation Eu sia la grande occasione per la trasformazione e l’avvio della grande innovazione in Italia. Sarà un inizio se saremo capaci di non buttare i soldi in tanti bonus a piacere. Ma non basteranno nemmeno 300 miliardi per cambiare davvero. Ne occorrono molti di più. Occorre intervenire sulle mentalità, accendere idee di imprenditorialità ora sparite.

Se le cose vanno così – abbiamo speso più di 130 miliardi di euro e vediamo che sono serviti a pagare la cassa integrazione degli occupati a tempo indeterminato e quasi basta – ci accorgiamo che c’è stato poco altro di utile.
Abbiamo imparato in un anno che si può buttar via del denaro facendo passare la cosa come una iniziativa utile e necessaria. Non è vero!

Ora la Sostenibilità è un metodo per cambiare, per intervenire migliorando la società, le esigenze della economia e per guidare un cammino anche difficile. Non è solo ambiente, Ora vedremo come si riparte. Speriamo che la parola Sostenibilità non riempia solo la bocca, ma sia una seria svolta anche politica. Aver finanziato i monopattini non serve. Il parco auto meritava più risorse. Le infrastrutture pesanti sono necessarie. Ora c’è poco! La sanità sostenibile è fatta di grandi mutamenti di relazione tra cittadino e territorio: compreso il servizio domiciliare di assistenza.

C’è da fare. Ma oltre alla demonizzazione degli avversari c’è un altro modo di fare politica e di governare: programmare ed essere coinvolti nel cambiamento. Ci vuole lungimiranza e sensibilità umana.

Bruno Calchera
Direttore Responsabile

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