Il punto di Bruno Calchera

 

 

 

Chi si occupa di Sostenibilità in Italia non può essere indifferente alla puntata del Corriere della Sera titolata PIANETA 2030. E’ un supplemento gratuito del giornale, estremamente ricco e offre una panoramica del settore dello Sviluppo della Sostenibilità tra i più ampi.

La Sua ricchezza sta propria nell’orizzontalità dei contenuti offerti ai CSR Managers, essi possono verificare l’“andamento” della propria funzione aziendale.
Una lettura per titoli lo dimostra:

  • Edoardo VIGNA (celebrazione Festival del Pianeta 2030. 5-8 Giugno 2024).

La virtù dell’ambiente è l’umiltà. Serve a rispettare la complessità ma anche per fare festa al pianeta – pag.3-5 La misurazione del clima e della salute del nostro pianeta: una serie di incontri con la partecipazione di protagonisti di settore internazionali e nazionali

  • Giorgio Bollati Al Festival un sipario a cultura e musica e comicità per raccontare l’essere umano nella sfida del (pag.7)
  • Eraldo Affinati: Le città della (mia) vita sono 300: famose, sognate, inventate, sintesi dei grovigli del mondo. (pag. 10-11)
  • Alessandra Arachi: Case Green, rinnovabili, auto, fitofarmaci. La corsa europea, programma per programma. (pag.14)
  • Giorgio Bollati: La ‘zona critica’ fra modo di sopra e di sotto: La lente di Polimi sulle acque di falda” (pag. 16).
  • Hannah Ritchie l’Intervista: L’ ottimismo non è negazionismo, al contrario serve per affrontare problemi enormi con coraggio. (pag.18-19)

A seguire segnalo le tematiche: Transizione Energetica- Reportage – Minacce alle Mangrovie -Avanguardia Sud – Economie Circolari – Astrobiologia – Giornata degli Oceani – Missione Impossibile (In Sella ho attraversato l’Alaska) – Specie Fantasma (boschi e steppe ora sono pascoli per bovini. Il cervo delle Ande Scompare) – Linguaggio Vegetale – Capitale Verde – Biocarburanti – Vertical Farming – Good News. Sport – Libri

Sono 56 Pagine. Un libro. Probabilmente intende coprire tutto quello che serve per descrivere, dettagliare, i percorsi della sostenibilità, in mondi diversi ed incoraggiare ciascun lettore a comprendere che si tratta di evidenti esperienze in azione, che necessitano incoraggiamento ed emulazione. Non c’è una attualità così approfondita a portata di mano, d’altra parte con Pianeta 2030 si sono evitate quelle letture, anche di libri, orientati ad una o due tematiche importanti, che spesso trovo laborioso e sfiancante.

Mi chiedo ora davanti a tale Enciclopedicità cosa manca.
Aggiungo considerazioni che ritengo decisamente importanti per lo sviluppo della sostenibilità reale.

  1. Quali sono le risorse nazionali ed internazionali per una evoluzione sostenibile del Pianeta? E’ una domanda che fa i conti con il comune sentire: ci sono mille esigenze e pochi soldi.
    L’Europa Matrigna ha continuato a dare ordini sulla mobilità, sulla concorrenza, sulla abitabilità, su tanti argomenti (la recente disposizione sul Reporting è una forzatura sulle PMI)
  2. Comunicazione e Reputazione: un tema caldissimo per ogni Green-social o Greenwashing: recepire il Goal 18 sulla comunicazione Responsabile è una necessità.
  3. La cultura popolare e professionale: è assente in modo sostanziale anche se alcuni dicono che la conoscenza è in crescita. Il tema resta elitario. Ad esempio ci sono 350 iscritti a alla Associazione Sustainability Maker forse la più importante aggregazione di manager e professionisti di settore in Italia. Non sono molti: probabilmente è indispensabile una forte crescita di questa o altra comunità di specialisti nella Sostenibilità.
  4. Mancano le professionalità importanti: dalla scuola e dall’università non escono tante figure disposte a impegnarsi in questo settore, come è difficile che molte imprese prevedano questa funzione decisamente importante.
  5. Manca una politica industriale orientata alla trasformazione anche digitale che sia sostenuta e possa incoraggiare lo sviluppo digitale delle aziende.
  6. Uno sguardo al nostro territorio che non si vanti unicamente delle bandierine BLU sui nostri mari, ma che sottolinei e identifichi tutte le aree di degrado nel nostro paese e nel mondo ed inizi un’opera di bonifica. Ad esempio la criminalità toglie risorse utili. A volte occorrono obblighi di legge più controlli e sanzioni.
  7. L’autonomia regionale può aiutare a formulare passi in modi anche diversi verso lo sviluppo sostenibile: è una occasione da prendere sul serio.
  8. La serietà della Scuola in ogni ordine e grado può dare non solo le basi per capire i punti fermi della sostenibilità: deve cessare questo ambientalismo da esercitazione educativa e deve entrare sia lo studio, che la visione che l’attività su tutti i settori impegnati nella trasformazione sostenibile.

Si susseguono iniziative coraggiose ma spesso molto limitate per allargare gli scenari: cito i premi che vendono assegnati al Miglior Bilancio Sociale, all’Oscar di Bilancio, Al Premio Impatto e così via. Situazioni meritorie ma che non toccano il cuore del problema e possono accrescere l’impegno verso l’innovazione sostenibile diffusa.
La conclusione è una grande stima per Pianeta 2030, un appuntamento indispensabile per verificare cosa accade nel mondo attraverso opinioni di specialisti.

Vorrei citare il Salone della CSR che ad Ottobre raduna tantissime persone che possono vivere direttamente appuntamenti con la sostenibilità qualificata da Testimonianze di alta levatura.
E i grandi appuntamenti quali il FESTIVAL.

Tutto serve, l’intervento sulle aree critiche il più delle volte dipendono dalla politica o dalla lungimiranza di persone impegnate in questo cambiamento indispensabile per vivere meglio e più a lungo.

 

 

Share This