Il punto del Direttore
E’ il risultato di una ricerca condotta dalla giovane Banca ILLIMITY (quella lanciata pochi anni fa -settembre 2018 e che dal 2020 è quotata in Borsa- da Corrado Passera) e che ha posto il tema della Sostenibilità al centro della propria filosofia operativa.
Una start up bancaria che si è già affermata con risultati finanziari – vedi il reporting di Luglio 2021 – davvero molto interessanti.
E’ questo 30% che incuriosisce e pone domande.
L’assenza informativa su questo tema, rilevante, sia nel segno meno che nel segno più, indica che c’è molto da fa riflettere su questi numeri.
Alla ripartenza dopo l’estate anche noi di CSRoggi ci interroghiamo con più efficacia sulla capacità del nostro lavoro teso ad informare su tante e buone iniziative di cui molte aziende e realtà sociali sono protagoniste.
Pensiamo infatti che raccontare sia il sistema migliore per fa conoscere, per allargare lo sguardo verso tante novità che sorgono nel nostro paese e lo arricchiscono in valore, innovazione e cambiamento.
I dati della ricerca dicono che c’è molto da fare per far comprendere che cosa è lo sviluppo sostenibile. Il tema è complesso.
Si tratta di comunicazione interna: indubbiamente c’è da riflettere su ciò che si programma e soprattutto sulla verifica dell’impatto di questo tipo di comunicazione.
Va valutata la qualità della Formazione, che è misurabile in termini di efficacia, e va pesata sulla base concreta delle esigenze reali degli interlocutori e sulle reali esigenze aziendali: la Sostenibilità in pratica è ritenuta un item strategico?
Qui si può aggiungere il tema del Bilancio di Sostenibilità che viene redatto.
Evidentemente non tutti sono interessati ad una sua lettura e diventa interessante la capacità di saper proporre abstract in puntate successive sui diversi capitoli.
Infine i dipendenti sono gli stakeholder privilegiati. Non alcuni. Una pre-analisi che operi una suddivisione tra lavoratori fatta a tavolino è quanto meno sbagliata e non inclusiva.
L’attenzione maggiore dipende da chi comunica, che conoscendo la propria realtà, è anche abilitato a modificare i linguaggi del messaggio.
- Il Sito aziendale è lo strumento più diffuso per presentare l’azienda nel suo complesso.
Non si può procedere senza esaminare nel tempo la qualità della sua comunicazione.
Spesso la fotografia e l’autoreferenzialità non bastano a essere percepiti nell’opera di informazione sulla sostenibilità.
Un capitolo dedicato alla Sostenibilità è buona cosa: ma non sufficiente. I criteri dettati dalla Responsabilità aziendale che governa il Sistema dell’Impresa e che dà conto sulla coerenza dell’agire sono più efficaci se riprendono i contenuti della Agenda 2030 e fanno esplicito riferimento agli ESG, che oggi segnano gli indicatori dei passi di un cambiamento in atto. - Il lavoro dell’Ufficio Stampa è importantissimo: serve per far sapere e soprattutto è utile per far conoscere cosa è stato pubblicato, e fatto sapere, dai media. Qui il tema della sostenibilità può entrare nelle moltissime porte aperte dei social. Quasi ogni collaboratore di una Azienda è interessato a leggere cosa la propria azienda fa sapere: il risultato è un normale processo di identificazione: sia in chiave positiva che negativa. E’ la ragione per cui sono utili verifiche e quesiti informativi su quanto si fa nella informazione percepita anche internamente.
I racconti sono moltissimi a volte, ma è sempre interessante farli sapere. - Gli stessi strumenti di comunicazione esterni possono divenire utili se condivisi internamente e fatti girare. La compartecipazione è essenziale per due elementi aggregati che fanno il successo del cammino dell’impresa: la coesione delle persone nell’ azienda rende ogni personaggio protagonista, con il proprio operare, sulla nave nel mare delle iniziative sostenibili con la possibilità, offerta ad ognuno, e la possibilità di dare un contributo, da diffondere, un suggerimento, una manifesta partecipazione.
L’analisi del 30% negativo non può far dimenticare che la ricerca afferma anche un 60% che partecipa attivamente. Non è un risultato da sottovalutare. E’ un grande risultato!
Solo 10 anni fa il tema della CSR era argomenti di pochi.
Il grande lavoro di molti protagonisti della diffusione della conoscenza, il coraggio di imprenditori che hanno accettato una sfida epocale per migliorare le proprie performance con uno sguardo aperto sulla società e le singole persone ha permesso tutto ciò.
I soggetti implicati sono molti: i cambiamenti nei diversi settori della economia sono variegati (economia, ambiente, territorio, infrastrutture) e settori quali edilizia, finanza, trasporti, energia, design, agroalimentare, ecc., tutti hanno contribuito ad uno sviluppo del nostro paese.
Pensiamo non sia un caso che la ripresa post vaccini, pur in presenza della variante Delta del Covid, veda il nostro paese tra i protagonisti dello sviluppo, con tassi di crescita interessanti.
Ogni iniziativa tesa al cambiamento e al coraggio diventa indispensabile per la crescita.
A questo scenario noi di CSRoggi siamo sensibili e rinnoviamo il nostro impegno per essere tra i protagonisti di questo racconto entusiasmante.
Bruno Calchera
Direttore Responsabile