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            strumenti per capire cosa ha davvero  si prenda un impegno e investa le  zioni in modo efficace.
            impatto duraturo e a lungo termine.  proprie risorse (non infinite, ne siamo
            E spesso sono scelte che per l’azienda  consapevoli). Per fare questo è neces-  Il ruolo della società civile
            sono molto onerose nel breve termi-  sario ascoltare tutti gli interlocutori e   E in tutto  questo che ruolo  può e
            ne, difficili da spiegare a un azionaria-  valutare bene quali sono le aree su cui  deve avere la società civile?
            to esigente. Pensiamo ai salari minimi,  un’azione (ma anche un mancato in-  Se vogliamo che davvero l’Agenda
            alla lotta all’evasione ed elusione fi-  tervento) potrebbe avere il maggiore  2030  sia  qualcosa  di  raggiungibi-
            scale, agli investimenti per la sicurezza  impatto. Non limitarsi ad aree colle-  le dovremo fare in modo che sia il
            dei lavoratori.                  gate più direttamente al proprio busi-  più partecipata possibile, rafforzan-
             Altra difficoltà è quella di “fare squa-  ness, ma mettere in ordine di priorità,  do quel collegamento che unisce le
            dra”. Cambiamenti sistemici sono più  con criteri di valutazione che siano  grandi battaglie con una necessaria
            indolori e più efficaci se si adottato a  trasparenti e giustificabili.   ricaduta a livello di territorio, di co-
            livello di settore e non individualmen-  Secondo: partire dalle strategie di  munità.
            te. Muoversi insieme anche nei con-  sostenibilità già esistenti e analizzare   In questo la società civile può e deve
            fronti delle istituzioni che poi questi  i gap da colmare, integrando le scel-  avere un ruolo fondamentale, deve
            cambiamenti li devono agevolare e  te in una strategia a lungo termine  dotarsi  di strumenti e competenze
            normare è fondamentale per evitare  dell’azienda. Avere il coraggio di “non  maggiori  per  aumentare  la  propria
            l’effetto di casi studio virtuosi che però  imbottigliare il vecchio vino in bottiglie  capacità di interlocuzione con i vari
            pagano lo scotto del mercato (costi di  nuove” e lavorare sulle lacune tra pre-  attori sia istituzionali sia privati, deve
            introduzione di buone prassi molto  cedenti scelte e nuove sfide che una  portare avanti un’azione propositiva
            alti e poco sostenibili a breve termi-  valida analisi aiuterà a evidenziare.   e non solo di controllo, lanciare sfide
            ne). In questo si paga il pegno anche   Terzo: avere coraggio di scelte am-  e alzare il livello delle aspettative del
            di una diminuzione dell’autorevolezza  biziose. Gli SDGs offrono l’opportu-  cittadino consumatore.
            delle istituzioni.               nità di puntare in alto. L’ambizione di   Non è un bel momento questo,
             La complessità di abbandonare il  una azienda si riscontra nella volontà  gli spazi di azione e dialogo della
            modello del business as usual è un’al-  di affrontare le cause profonde delle  società civile sono sempre minori,
            tra forte barriera all’adesione reale  questioni più spinose. Porsi come lead  a maggior ragione dovremo essere
            dell’Agenda 2030 da parte del settore  su temi e scelte che possono essere di  tutti più preparati e determinati per
            privato. Ripensare seriamente quali  rottura e costringere gli altri ad ade-  farci ascoltare facendo rete tra i di-
            sono i propri obiettivi sociali e il pro-  guarsi creando benchmark positivi.   versi soggetti.
            prio impatto dovrebbe portare a rialli-  Quarto: tornare al valore fondamen-  In questo Oxfam gioca la sua par-
            neare i propri obiettivi di performance  tale  dei diritti umani. Nonostante il  te con forti competenze e expertise
            con strategie più globali, uscendo da  forte legame tra diritti umani e svi-  solide su tematiche come le filiere
            una logica limitata nel tempo e nello  luppo sostenibile, poche aziende (per  agroalimentari, l’uguaglianza di ge-
            spazio. E quindi prendersi carico delle  i dati si veda il rapporto Walking the  nere, i diritti umani e l’accesso alle
            problematiche dei propri stakeholder,  Talk) coniugano l’impegno in materia  risorse, che uniti a una grande tradi-
            lungo tutta la filiera, domandandosi  di diritti umani con il loro contributo  zione di interlocuzione e dialogo con
            veramente che tipo di impatto le pro-  agli SDGs. Mettere i diritti umani al  il settore privato e una forte capacità
            prie azioni potrebbero avere.    centro dell’impegno aiuta le aziende  di advocacy verso le istituzioni (e di
             E allora? Da dove (ri)partiamo?   a creare un approccio incentrato sulle  mobilitazione dei cittadini) ha già
                                             persone, proprio nello spirito dell’A-  portato a grandi conquiste. Pensia-
             I cinque impegni per le aziende  genda 2030 del “non lasciare indietro  mo alla campagna Behind the Brand
             Oxfam ha identificato 5 aspetti che  nessuno”.                   (www.behindthebrands.org),  che
            ritiene fondamentali per guidare l’im-  Quinto: le aziende dovrebbero esse-  stimolando grandi multinazionali del
            pegno delle aziende negli SDGs verso  re trasparenti su ciò che vogliono otte-  cibo a darsi obiettivi di miglioramen-
            un impatto significativo.        nere e su come intendono arrivarci nel  ti concreti e ambiziosi ha avuto un
             Primo: chiedersi con responsabilità  momento in cui si impegnano sugli  impatto diretto sulla vita di milioni di
            su quali aree è meglio che l’azienda  SDGs. E rendere accessibili le informa-  persone.

                                   OXFAM, DAL 1942 VICINI AI POVERI DEL MONDO

              Oxfam (Oxford Committee for Famine Relief) è un movimento globale di persone che vogliono porre fine all’in-
              giustizia della povertà. Nata in Gran Bretagna nel 1942, per portare cibo alle donne e ai bambini greci stremati
              dalla guerra, con il passare degli anni porta aiuto nelle più importanti crisi del mondo, come in Cambogia dopo
              la caduta di Pol Pot o in Etiopia vittima della carestia nel 1984, posizionandosi come leader mondiale nei pro-
              getti di sviluppo in ambito rurale e nel portare acqua e servizi igienico sanitari nelle emergenze.
              Formata da 19 organizzazioni, 10mila operatori e 50mila volontari, Oxfam lavora con più di 3.600 partner
              a fianco delle comunità in Italia e in più di 90 Paesi nel mondo, coinvolgendo i cittadini nel fare pressione su
              istituzioni e imprese per politiche che tutelino i più poveri e vulnerabili, garantendo accesso al cibo e ai diritti
              essenziali come acqua, salute e istruzione.
              www.oxfamitalia.org (per info è possibile contattare l’indirizzo email corporate@oxfam.it)



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