(Informazione tratta da economiacircolare.com)
Bruno Calchera
C’è tempo fino al 30 aprile per le piccole medie e imprese per partecipare alla open call progetto Up2Circ, finanziato dal programma Horizon Europe, con l’obiettivo di accelerare la transizione verso l’economia circolare. In palio più di un milione di euro. Ecco cosa c’è da sapere:
- Dal 1° marzo sarà aperta la seconda open call del progetto Up2Circ, finanziato dal programma Horizon Europe, con l’obiettivo generale di accelerare e ampliare la transizione delle piccole e medie imprese europee verso l’economia circolare.
- Verranno supportati fino a 40 progetti nei 27 Stati membri dell’UE, con una dotazione di bilancio totale di 1 milione e 20 mila euro.
- I progetti devono tendere da una parte a migliorare la situazione attuale per introdurre l’Economia circolare dall’altra è previsto un maggiore investimento per coloro che opteranno verso la circolarità con nuove misure tecnologiche, progetti, processi e servizi.
- Una condizione importante: i candidati devono aver partecipato al programma di apprendimento on line UP2Circ Academy.
- I progetti di piccola trasformazione finanziati fino a 15.000 euro e quelli fatti per un impegno più consistente fino a 50.000 euro.
I progetti – informa il sito economiacircolare.com – devono essere presentati da un’unica PMI degli Stati membri UE che soddisfi alcuni parametri. Qui si impone l’idea della abitudine dell’Europa di attuare FlagShip Programme. E’ vero che gli stati membri sono tanti, ma è altrettanto vero che la corsa ad accaparrarsi pochi euro o trova realtà già in cammino ovvero hanno già attivato prospetti innovativi per cui le poche somme hanno già un collocamento.
La logica europea è sempre la solita definita dalla PARCELLIZZAZIONE.
Di fatto si tratta di fare l’ennesimo flagship projet. Il progetto viene prima valutato dallo stato sulla base delle politiche locali ritenute più interessanti, inviato a Bruxelles per avere i contributi.
La cosa accontenta tutti:
- I promotori dell’iniziativa progettuale, che hanno già nella propria cartella progetti dedicati alla Economia Circolare,
- lo Stato Nazionale che promuove enti territoriali.
- L’Europa che offre una forma di partecipazione comune a tutti i suoi membri.
Il guaio è uno solo: pochi soldi.
Il fatto che i partecipanti sia quasi 30 nazioni rende l’efficacia dell’investimento molto ridotta se non marginale.
(5 marzo 2025)