Antonio Palmieri
Fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido
Martina Lascialfari, come Direttrice Generale del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale immagino stia vivendo anni intensi…
“In effetti…diciamo che non ho tempo per annoiarmi, perché il Fondo porta avanti un’importante missione sociale attraverso una partnership innovativa tra pubblico e privato sociale…”
…cioè tra Governo e l’Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio (Acri)…
Sì. Come sa, operiamo nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR per migliorare le competenze digitali delle persone. La dotazione del Fondo viene da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito d’imposta. Le iniziative lanciate e quindi da portare a compimento sono tante…
Partiamo dalla più recente. Ho letto che avete promosso un nuovo bando,
il bando “vIvA”, un’iniziativa congiunta tra il Fondo per la Repubblica Digitale e Google.org. Di cosa si tratta?
Con questo bando, intendiamo sostenere progetti che uniscano innovazione tecnologica e inclusione sociale, offrendo a chi è più a rischio di esclusione le competenze per affrontare le sfide del futuro. Vogliamo rendere l’intelligenza artificiale un’opportunità concreta anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, come da missione del Fondo. Il progetto mira a selezionare e finanziare percorsi formativi per sviluppare competenze digitali specifiche nell’ambito dell’intelligenza artificiale, con un focus particolare sui settori del Made in Italy.
Qual è l’entità del finanziamento e come verrà distribuito?
Il bando prevede un ammontare complessivo di 2,6 milioni di euro, con fondi messi a disposizione in parti uguali dal Fondo per la Repubblica Digitale e da Google.org. Questa somma sarà destinata a progetti formativi che rispondano agli obiettivi del bando. Possono candidarsi soggetti non profit ed enti pubblici, anche in partenariato con aziende che possono fornire know–how in ambito di intelligenza artificiale.
Perché avete scelto di concentrarvi sull’intelligenza artificiale e sul Made in Italy?
Il Made in Italy è il pilastro fondamentale della nostra economia. Settori come l’agroalimentare, il commercio, il metalmeccanico, il mobile e arredo, la moda e il turismo caratterizzano l’economia nazionale. In questi ambiti l’impiego dell’IA rappresenta un’opportunità straordinaria per acquisire un vantaggio competitivo, sia in termini di efficienza che di produttività. Attualmente, il Made in Italy è caratterizzato da una scarsa integrazione delle tecnologie avanzate rispetto ad altri settori, il che ne limita la capacità competitiva nel mercato globale.
Dazi permettendo…
Noi facciamo la nostra parte formando le persone in modo adeguato, sulle questioni di geopolitica interverrà chi di dovere…”
Risposta diplomatica, ma corretta. Torniamo al nuovo bando. Approfondiamo le criticità che avete individuato e che intendete affrontare con questa iniziativa?L’IA rappresenta una delle frontiere più promettenti della tecnologia, con un inedito potenziale trasformativo dei sistemi produttivi e quindi del mondo del lavoro. Lo studio The economic opportunity of AI in Italy (2024) stima che l’IA possa assistere il 58% dei lavori in Italia e contribuire a un incremento dell’8% del PIL nei prossimi dieci anni. Anche il Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum identifica l’IA come il fattore tecnologico con il maggiore impatto che guiderà la trasformazione del mondo del lavoro tra il 2025 e il 2030, nonché una delle core skills richieste dalle aziende. Perciò l’azione sulle competenze è improrogabile.
Quali sono le vostre aspettative in termini di impatto di questa iniziativa?
Con “vIvA”, vogliamo garantire a tutti l’opportunità di essere parte attiva di questa trasformazione. Per questo il bando si rivolge a progetti destinati a persone particolarmente vulnerabili, come disoccupati, inattivi, NEET, lavoratori a rischio di demansionamento o sostituzione, persone con disabilità, minoranze sottorappresentate, vittime di violenza, e chi vive in aree svantaggiate o contesti emarginati. Accrescere la consapevolezza circa le opportunità e i vantaggi offerti dall’IA nel Made in Italy porterà inevitabilmente a un aumento dell’impiego di questo strumento e alla conseguente richiesta di competenze ad esso legate. Questo significa nuove opportunità lavorative e un’economia italiana più competitiva.
La scadenza per la presentazione dei progetti?
Tutti i dettagli sono disponibili sul nostro sito fondorepubblicadigitale.it. Per partecipare c’è tempo fino al 12 giugno. […]
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(11 aprile 2025)