Il 9º rapporto Ferrero presenta importanti sviluppi in tutti gli ambiti di intervento del Gruppo. Tra i risultati più significativi ricordiamo il numero sempre crescente di donne in ruoli dirigenziali, in linea con l’obiettivo di ottenere un aumento del 5% entro il 2020. Inoltre, il programma Kinder+Sport è stato esteso a 30 paesi, e vede impegnati 4 milioni di bambini, mentre nella strategia di approvvigionamento delle materie prime, Ferrero ha raggiunto globalmente il 100% di fornitura di uova da galline allevate a terra.

Il tema di approfondimento di quest’anno, oggetto di una tavola rotonda tenutasi oggi lunedì 24 Giugno a Milano presso la sede de Il Sole24ore, è stato quello della plastica, e più in generale delle sfide legate agli imballaggi, che in un’azienda alimentare ricoprono un ruolo fondamentale per la tutela della sicurezza alimentare, vanto dell’industria italiana e, non da ultimo, per garantire la qualità dei prodotti al consumo, dall’uscita dello stabilimento produttivo, sino all’arrivo nelle credenze dei consumatori di tutto il mondo.

Per far questo è stata organizzato un dibattito a cui hanno preso parte gli attori della filiera: produttori, utilizzatori e riciclatori, ruolo perfettamente incarnato dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e dal suo Presidente Giorgio Quagliuolo, da Paolo Glerean, membro del board dell’associazione dei riciclatori di plastica europei pack e a capo della RecyClass Platform, e da Paola Avogadro, Ferrero Global Packaging Design.

Il Presidente Quagliuolo ha voluto mettere in risalto uno dei ruoli chiave di CONAI: favorire e promuovere la comunicazione al cittadino, attore della filiera senza il cui impegno la realizzazione di qualsiasi progetto ambientale è quasi impossibile.

Paolo Glerean, dei riciclatori europei, si è soffermato su due aspetti fondamentali: la gestione del fine vita degli imballaggi come base di partenza fondamentale di qualsiasi progetto di ridisegno del packaging e a seguire del ruolo fondamentale dell’Europa nell’aver portato all’attenzione del mondo il tema delle plastiche, di cui però è necessario considerare quali sono le dinamiche, le evidenze socio demografiche e le aree a più alto impatto per esempio sul versante delle plastiche in mare.

Paola Avogadro, voce di Ferrero, ha raccontato le sfide e l’approccio utilizzato da Ferrero nel ridisegnare o nel concepire ex novo i propri imballaggi, concentrandosi sia sull’aspetto strategico, che sui primi risultati concreti ottenuti negli ultimi anni.”Da anni usiamo diversi materiali selezionati per le loro caratteristiche specifiche in funzione del singolo prodotto. Su un totale utilizzo di packaging di circa 430.000 tonnellate, il 40% è vetro completamente riciclabile, il 40% è carta e cartone da filiera certificata, anche’esso completamente riciclabile, ed il restante 20% è plastica” Stiamo rivedendo e riprogettando alcuni imballi in modo da garantire una migliore circolarità, ma lo vogliamo fare bene e Il percorso deve dare vita a progetti sostenibili nel lungo periodo in vero stile Ferrero” La base di questo processo – conclude Paola Avogadro – è una strategia basata sulle 5R (Riduzione, Rimozione, Riciclo, Rinnovabilità, Riuso) che ci ha permesso negli ultimi 5 anni di risparmiare oltre 6.500 tonnellate di plastica rigida nelle confezioni di Estathè, delle praline, dei tappi nutella.[…] 

Scarica il 9° Rapporto di Responsabilità Sociale d’Impresa di Ferrero

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