Azienda dalla lunga tradizione a favore della sostenibilità, Epson è la prima società in Europa ad aver ottenuto la certificazione internazionale da Bureau Veritas per l’allineamento dei sistemi di gestione CSR agli SDG.

 Dottor Cassani, che cosa significa essere la prima azienda ad aver ottenuto la certificazione internazionale da Bureau Veritas?
«Questa certificazione rappresenta due aspetti: internamente indica che tutte le attività di Epson vengono svolte allineandole agli obiettivi SDG, che per l’azienda sono sempre più la bussola che orienta programmi e attività. Per l’esterno è invece un atto di trasparenza tra la società e gli stakehol- der che dimostra – con l’intervento di un ente certificatore – quanto viene fatto in Epson a proposito. Non solo: desideriamo rappresentare un esempio, per far capire che si può fare business adottando allo stesso tempo un approccio sostenibile. Mi piace infine sottolineare che questa certificazione è un’altra tappa che Epson aggiunge alla sua lunga storia in ambito di sostenibilità, iniziata parecchi decenni fa».

Fra i tanti passi compiuti da Epson vuole ricordarne uno in particolare?
«Ritengo significativo l’impegno preso nel 1988 per eliminare i clorofluorocarburi (CFC) dai cicli produttivi, per ridurre il buco dell’ozono. Nel 1992, anticipando addirittura la scadenza indicata dal protocollo di Montreal, Epson è stata la prima azienda in Giappone a raggiungere il risultato. Il fatto che solo di recente sia stato decretato che il buco dell’ozono si sta chiudendo, ci indica che è possibile ottenere risultati positivi, ma ci dice anche che i tempi di risposta della Terra sono molto lunghi rispetto alle attività intraprese dall’uomo per migliorare la situazione. Questo però rappresenta un messaggio di speranza davanti al preoccupante fenomeno della crisi climatica: oggi come allora è importante continuare ad assumere comportamenti virtuosi, puntando sull’innovazione tecnologica so- stenibile per garantire il futuro alle prossime generazioni, sapendo che ci vorrà tempo per vedere i risultati».

Quanti e quali sono, in particolare, gli SDG perseguiti da Epson?
«A livello di gruppo perseguiamo tutti gli SDG, con particolare attenzione per quelli legati agli aspetti ambientali, che sono i più urgenti e incidono sulle tematiche sociali e di governance. Abbiamo anche la Environmental Vision 2050, con la quale ci siamo impegnati, entro l’anno, 2050 a diventare carbon negative e a non utilizzare più materie prime vergini e non rinnovabili provenienti dal sottosuolo. Ma già nel 2023 Epson si è impegnata a usare solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili in tutti i siti sparsi nel mondo, circa un’ottantina, e a passare da un’economia lineare, che prevede i passaggi produzione-consumo-rifiuto, a un’economia circolare, basata sugli step produzione-consumo-riuso».

a cura di Carlo Rho

(da CSRoggi Magazine – Anno 8 – n.2 – Aprile/Maggio 2023; pag. 24

 

 

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