Sicuramente in questo momento dobbiamo fronteggiare almeno due sfide urgenti: l’utilizzo del vaccino contro il virus e la crisi economica.

Ma sarà bene riposizionare l’attenzione anche su obiettivi, legati alla Sostenibilità, che stavamo cominciando a intravedere. Anche se non possiamo non constatare che l’intera Europa è lontana da parecchi obiettivi. E l’Italia ha molto su cui riflettere: si piazza al 23esimo posto su 31 Stati.

Certo la pandemia rappresenta una grave battuta d’arresto per lo sviluppo sostenibile in Europa e nel mondo, ma si deve fare una riflessione serena: se si analizza il percorso compiuto dai Paesi europei rispetto ai 17 Goal dell’Agenda 2030 non si può non osservare che, anche prima dell’inizio del Covid-19, nessun Paese europeo era sulla buona strada per raggiungere tutti i Goal.

Mentre si è sempre più coscienti che è necessaria una maggiore preparazione e coordinamento per preparare l’Europa ad altre minacce critiche, compresi i rischi climatici.

Ma quali sono i Goal da cui l’Europa è più lontana?

Un interessante studio di un importante Ente internazionale ci evidenzia come l’Europa ha ottenuto “risultati particolarmente negativi per il Goal 2 (Sconfiggere la fame), a causa di diete insostenibili, tassi di obesità elevati e incremento delle pratiche agricole non sostenibili. Si osservano inoltre divari importanti nelle prestazioni per i Goal 12 (consumo e produzione responsabili), 13 (lotta contro il cambiamento climatico), 14 (vita sott’acqua) e 15 (vita sulla Terra).

Le catene di approvvigionamento insostenibili minano inoltre le capacità di Paesi extra-Ue di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, aumentando la probabilità di future pandemie. L’International Spillover Index 2020 dimostra infatti che i Paesi europei stanno generando grandi ricadute negative al di fuori della regione, con gravi conseguenze ambientali, sociali ed economiche per il resto del mondo. L’Unione europea ha bisogno di un approccio integrato e globale per attuare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.

E allora non possiamo far altro, tutti, che rimboccarci le maniche e riprendere quel cammino che avevamo iniziato. Magari con un passo più accelerato.

Ugo Canonici

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