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la riforma
La filantropia, dal greco
antico φιλία, philía, “amicizia”
e ἄνθρωπος, ànthrōpos, “uomo”,
ha trovato ufficiale
riconoscimento all’interno
del Codice Unico del
Terzo settore attraverso
l’introduzione della figura
degli enti filantropici.
GLI ENTI FILANTROPICI
NELLA RIFORMA
DEL TERZO SETTORE
a Riforma ha inteso dare zioni di comunità, le fondazioni traggono le risorse economiche
riconoscimento a questi filantropiche di famiglia, ma an- necessarie allo svolgimento del-
L enti appositamente defi- che sotto forma di associazioni la propria attività da contributi
niti dall’art.37 del Codice come impegnate nella raccolta fondi pubblici e privati, donazioni da
“enti del Terzo settore costituiti a favore della ricerca scientifica parte dei fondatori o da terzi,
in forma di associazione ricono- per la cura di malattie gravi o di lasciti testamentari, rendite pa-
sciuta o di fondazione al fine di sostegno diretto alle famiglie in trimoniali e attività di raccolta
erogare denaro, beni o servizi, difficoltà, ad esempio. fondi.
anche di investimento, a soste- In questi anni in Italia e nel Il nuovo Codice del Terzo setto-
gno di categorie di persone svan- mondo molte imprese hanno co- re riconosce l’importanza dell’at-
taggiate o di attività di interesse stituito una propria fondazione, tività svolta dagli enti filantropici
generale”. intenzionate a impegnarsi per il estendendo agli stessi e a chi li
Il Codice stabilisce che gli atti bene comune attraverso attività sostiene le agevolazioni tribu-
costitutivi degli enti filantropi- filantropiche. tarie che meritano, seguendo
ci devono contenere i principi a Secondo l’ultimo censimento quanto previsto per gli ETS. Per
cui essi si attengono in merito permanente delle istituzioni non poter beneficiare delle nuove
alla gestione del patrimonio, alla profit Istat, in Italia si contano disposizioni gli enti filantropici
raccolta fondi e all’erogazione di 6.451 fondazioni relativamente dovranno richiedere l’iscrizione
denaro, beni o servizi a sostegno più diffuse in Lombardia (3,6%), nel registro unico nazionale del
degli enti di Terzo settore. Lazio (2,2%), Liguria (2,1%) e Terzo settore.
L’indicazione di ente filantropi- Emilia-Romagna (2,0%) e sono Per gli enti filantropici, il bilan-
co poi, deve essere obbligatoria- in genere più presenti nei set- cio sociale è obbligatorio e se-
mente contenuta nella denomi- tori della Istruzione e ricerca gue le indicazioni generali con-
nazione sociale. (13,2%), della Filantropia e pro- tenute nel Codice per tutti gli
La figura dell’ente filantropico mozione del volontariato (7,8%) ETS; in aggiunta deve contenere/
però non è del tutto nuova. e della Cooperazione e solida- evidenziare l’elenco e gli importi
In realtà si tratta di enti già rietà internazionale (6,6%). delle erogazioni deliberate ed ef-
diffusi nella prassi, spesso sot- Tali enti e fondazioni come le fettuate nel corso dell’esercizio,
to forma di fondazione come le conosciamo oggi, hanno essen- con l’indicazione dei beneficiari
fondazioni d’impresa, le fonda- zialmente natura erogativa e diversi dalle persone fisiche.
a cura di Ciessevi, Centro servizi per il volontariato
città Metropolitana di Milano
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