MILANO, 26/11/2020 – SALONE DELLO SRI 2020 – Il 24 novembre, in occasione del @salone.SRI 2020, è stata presentata la prima edizione della ricerca “SGR ESG Identity” promossa da BNP Paribas Asset Management e sviluppata da ETicaNews. L’indagine punta a definire il quadro di integrazione delle tematiche Esg nella governance (nell’identità) delle case di gestione, e a offrire un quadro generale dei player attivi in Italia. La ricerca è stata sviluppata su 108 operatori finanziari, attraverso l’analisi di documenti e informazioni pubbliche. Ad ogni società è stato dato un punteggio che va da un minimo di 0 a un massimo di 50. Di seguito si riportano i principali punti emersi.
SCENARIO: GLI OPERATORI
• L’operatore finanziario (Wealth Manager, Private Banker e Consulente Finanziario) si trova nella situazione di dover consigliare il cliente in uno scenario di crescente complessità.
• L’Autority e i consumatori si stanno chiedendo quanto siano sostenibili i soggetti coinvolti nella produzione e distribuzione, attribuendo una crescente importanza alla sostenibilità di tutta la filiera del prodotto finanziario
• Il mirino Esg delle Autorità di vigilanza europee (Esas) si sposta dal prodotto all’entità finanziaria
• I principi ambientali, sociali e di governance (Esg) diventano tasselli importanti nella costituzione del modello fiduciario. Non può esserci stewardship senza Esg.
ANALISI
• La ricerca ha preso in considerazione 4 aspetti dell’assessment sulla governance: Stewardship e Commitment; team Esg; engagement; sito e comunicazione
• La ricerca analizza l’offerta dei prodotti SRI, attraverso le elaborazioni dell’Atlante SRI di ETicaNews (i dati fanno riferimento a settembre 2020)
• L’analisi mette al centro i criteri Esg utilizzati dalle società di gestione (Sgr): 562 fondi (un totale di 2039 classi), emessi da 100 società, sono stati classificati per la strategia usata (esclusione, tematici, best in class, norm based screening, integrazione Esg, engagement, impact)
• La ricerca ha previsto una survey ad hoc che ha coinvolto alcuni dei principali player.
SINTESI RISULTATI
• Migliora il risultato dell’assessment sulla governance rispetto al 2019 (per le società analizzate sui due anni)
• Anche la valutazione sull’offerta (per tipologia di strategie di gestione utilizzate) offre un quadro positivo, con il 35% delle società nella parte più alta del range
• Il 27% delle società analizzate risiede nel range più elevato con un punteggio complessivo (cioè, l’aggregazione delle diverse parti dell’indagine) compreso tra 40 e 50
• Il 22% delle società analizzate ottiene un punteggio nel range più basso, tra 10 e 20.
«Con lo sviluppo di questa ricerca – spiega Noemi Primini, SRI Analysis & Research Manager ETicaNews – abbiamo voluto accelerare il processo di consapevolezza delle case di gestione, nei confronti della sostenibilità. I clienti già chiedono conto dell’Identità Esg di chi sta “dietro” un prodotto. E presto lo chiederà anche il legislatore. Diventa perciò cruciale comprendere il proprio posizionamento su questo profilo».
CONCLUSIONI
La ricerca “SGR ESG Identity” offre, per la prima volta in Italia, uno spaccato del grado di integrazione della sostenibilità nel Dna dei soggetti che creano e distribuiscono i prodotti finanziari, promuovendo il principio dell’essere sostenibili all’ormai sorpassato principio del vendere prodotti sostenibili. La larga percentuale (il 27%) di Sgr che ricade nella parte più alta del punteggio è un risultato positivo. Peraltro, si evidenzia una distribuzione a clessidra, in cui anche la parte più bassa dei punteggi ospita una parte consistente del campione. Una dicotomia che, probabilmente, riflette il differente grado di consapevolezza Esg di player in ragione della tempistica con cui si sono approcciati al tema, e che evidenzia ampi margini di miglioramento.
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