In un mondo che cambia, caratterizzato da iper-digitalizzazione e globalizzazione, per costruire l’assicurazione del futuro è fondamentale analizzare i cambiamenti nel comportamento e nelle aspettative delle persone, la loro necessità di protezione rispetto ai progetti di vita, i mezzi necessari per realizzarle e come il partner assicurativo possa facilitare questo percorso al loro fianco.

Questi i principali obiettivi della ricerca internazionale condotta da BNP Paribas Cardif, in collaborazione con Ipsos, su 26.000 persone, in 26 paesi e 3 continenti (Europa, America Latina e Asia).  Nella fotografia sull’Italia, dove BNP Paribas Cardif è presente dal 1989, e oggi è tra le prime dieci compagnie assicurative, emerge che rispetto ai risultati globali – che evidenziano ottimismo soprattutto nei nuovi colossi dell’economia mondiale come Cina e India – ed europei – con olandesi, danesi e tedeschi che esprimono un sentiment positivo – nel 2019 gli italiani si scoprono non particolarmente soddisfatti e sfiduciati. Dal potere d’acquisto alla lenta crescita economica sino al lavoro, sono tante le ragioni del loro scetticismo.

L’insoddisfazione c’è, ma gli italiani non smettono di fare progetti e puntano su risparmio e assicurazioni

Colpiti da una crisi economica e politica durata anni, gli italiani sono tra i più sfiduciati in Europa, insoddisfatti non solo riguardo alla condizione loro e a quella della propria famiglia, ma anche per quanto riguarda l’intero sistema Paese. Il vero tallone d’Achille è la sfera economica: solo il 26% crede che il proprio potere d’acquisto sia accettabile, e al contempo la crescita economica soddisfa meno di un italiano su tre (28%). Una situazione che migliora leggermente in altre sfere, come quella lavorativa, con il 45% soddisfatto del proprio lavoro attuale. La casa, da sempre al centro dei pensieri degli italiani, è invece l’ambito in cui il Bel Paese sembra essere più sicuro (61%).

L’assicurazione ideale: quali caratteristiche?

Gli italiani vorrebbero polizze flessibili, rimborsabili quando non utilizzate (35%), personalizzabili (29%) e attivabili all’occorrenza (25%); semplici, con un linguaggio chiaro e comprensibile (33%); accessibili, aperte a tutti (29%). In cambio di polizze “su misura” quasi 2 intervistati su 3 (risultato tra i più alti in Europa) si dicono disposti a condividere i propri dati sulla salute (68%), sulla situazione famigliare (67%), personali (68%) e finanziari (54%).

L’Italia viene da un periodo di crisi economica e sociale che ha messo a dura prova le aspettative per il futuro e gli italiani sono, infatti, tra gli europei che si sentono più sfiduciati e meno ben protetti pur non esprimendo un desiderio particolarmente forte di una migliore protezione. Eppure non si danno per vinti e continuano a coltivare passioni, sogni e progetti che noi abbiamo l’obbligo di proteggere nel migliore dei modi.” – ha dichiarato Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif. 

“Come settore siamo, quindi, chiamati a promuovere innanzitutto una trasformazione culturale che sensibilizzi le persone sui rischi e sulla prevenzione e, contestualmente, dobbiamo costruire prodotti accessibili, sostenibili, modulari e personalizzati. In BNP Paribas Cardif abbiamo raccolto la sfida lavorando quotidianamente su tre fronti principali: ingaggiare le nostre persone, la risorsa più grande che abbiamo, per valorizzarne il talento e mettere la loro creatività al servizio dell’innovazione; migliorare la gestione e la qualità dei dati, che come abbiamo visto, le persone sono pronte a condividere con noi, per definire modelli predittivi e per profilare meglio i rischi di ogni singolo cliente, restituendo così un valore reale; stimolare la costituzione di ecosistemi che possano favorire la contaminazione tra settori, aziende e realtà diverse, come abbiamo già fatto nella salute.”

Scarica l’infografica della Ricerca

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