Il Gruppo Johnson & Johnson si è posto tre obiettivi sfidanti. Utilizzare energia da fonti rinnovabili al 100% entro il 2025 e raggiungere la carbon neutrality e impegnarsi a ridurre del 20% le emissioni indirette entro il 2030.

 

Secondo una recente indagine di WIN International, ben l’86% delle persone nel mondo percepisce il tema del riscaldamento globale come una vera e propria minaccia per l’umanità. Una questione da affrontare con la massima urgenza a partire dai nostri gesti quotidiani: secondo l’80% degli intervistati, infatti, anche le azioni personali possono avere un impatto positivo sull’ambiente. Tuttavia, il 70% delle persone ritiene che gli sforzi più ingenti per un pianeta sostenibile debbano essere portate avanti da imprese e governi.

Consapevole della necessità di intraprendere collettivamente azioni concrete e spinto dalla convinzione che la salute umana sia profondamente legata alla salute ambientale, il Gruppo Johnson & Johnson è da sempre attento alla sostenibilità. In particolare, sono tre gli obiettivi sfidanti che l’azienda si è posta: a partire dal 2025, tutti i siti produttivi del Gruppo dovranno utilizzare energia da fonti rinnovabili al 100%; entro il 2030, i siti dovranno raggiungere la carbon neutrality e impegnarsi a ridurre del 20% le emissioni indirette.

Proprio per accelerare i progressi verso questi ambiziosi obiettivi, lo scorso anno Johnson & Johnson ha sottoscritto tre diversi Virtual Power Purchase Agreement in Europa, che includono un mix di progetti eolici e solari in Spagna sviluppati da Enel Green Power e permetteranno di fornire l’equivalente del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili per tutti i siti di proprietà del Gruppo nelle sue aree di business – Pharma, Medical Devices e Consumer – in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia.

Inoltre, anche nel nostro Paese, gli investimenti portati a termine di recente – oltre 212 milioni negli ultimi 5 anni – hanno permesso di rinnovare i siti produttivi attraverso l’implementazione di tecnologie sempre più avanzate per renderli ancora più efficienti e sostenibili. Il ricorso all’intelligenza artificiale, ad esempio, ha consentito di incrementare l’efficienza dello stabilimento Janssen di Latina con una riduzione delle emissioni di CO2 di 5.100 tonnellate dal 2016 a oggi, mentre il plant di Pomezia ha visto la realizzazione un impianto di trigenerazione (energia elettrica, termica e di raffreddamento) che permetterà una riduzione annuale delle emissioni di CO2 di 4.900 tonnellate.

«Consapevole della necessità di intraprendere collettivamente azioni concrete e spinto dalla convinzione che la salute umana sia profondamente legata alla salute ambientale, il Gruppo Johnson & Johnson è da sempre attento alla sostenibilità.»

di Chiara Ronchetti 
Direttore Comunicazione Janssen

(da CSRoggi Magazine, anno 7, n.1, Gennaio/Febbraio 2022, pag. 13)

 

 

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