“L’economia circolare per noi è un tema di innovazione”, dice Luca Meini, Head of Circular Economy di Enel Group. E infatti la sua divisione sta all’interno della direzione Innovability guidata da Ernesto Ciorra: Innovation + Sustainability. Una visione, sposata cinque anni fa, che ha portato risultati importanti e che continua a segnare le scelte dell’azienda.

In tutte le classifiche sulla sostenibilità Enel è al vertice (quest’anno per la prima volta le è stata attribuita la leadership mondiale nel Dow Jones Sustainability Index). E la sostenibilità attraversa tutte le attività di open innovation. Tra le iniziative più recenti c’è, ad esempio, l’adesione alla call Circular 4 Recovery, organizzata da Marzotto Venture Accelerator con Università Campus Biomedico di Roma, che viene promossa sulla piattaforma globale di crowdsourcing del Gruppo openinnovability.com.ed è aperta fino al 31 gennaio 2021. Saranno selezionati 10 progetti che potranno accedere a investimenti in equity fino a 10 milioni.

L’economia circolare è innovazione, ma anche business. Ed è quindi fondamentale come si inserisce nella governance di un’azienda. In Enel la struttura dedicata è un’area della holding, molto leggera, che coordina le attività nelle business line e nei Paesi.

“Sin dalle fasi iniziali i progetti vanno pensati e sviluppati secondo i principi della Economia Circolare:”, spiega Meini. “Per questa ragione è stato deciso di avere una struttura leggera ma pervasiva”.

In Italia non è sempre chiara la complessità dell’economia circolare, ancora. Troppo spesso quando se ne parla, si pensa alla raccolta differenziata. E invece… stiamo parlando di qualcosa che l’Unione Europea considera fondamentale per ripensare il nostro modello economico, uno dei pilastri del Recovery Plan in discussione per superare la crisi da coronavirus. (…)

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