Stefano Cetti, amministratore delegato della multiutility lombarda: «Economia circolare e transizione energetica sono al centro del nostro impegno volto a generare sviluppo a beneficio dei territori di riferimento all’insegna di un uso consapevole delle risorse ambientali».

Leggi l’intervista di Luca Palestra qui sotto, oppure da CSRoggi Magazine – n.4 – Anno 10 – Settembre/Ottobre 2025; pag. 10)

Luca Palestra – Caporedattore di CSRoggi

Con l’aggregazione delle Utilities di Monza, Como, Lecco, Sondrio e Varese, nel 2022 è nata Acinque, multiutility della Lombardia che ha A2A come azionista di riferimento e partner industriale. Oltre a operare nelle sue province di riferimento, il gruppo è presente nelle province di Venezia e Udine e a Messina con una join venture.

Il Gruppo Acinque si occupa della gestione integrata delle risorse energetiche, ambientali e idriche, avendo come pilastri fondamentali del proprio operato la transizione energetica e l’economia circolare. L’obiettivo è creare valore condiviso per i territori in cui opera, nel rispetto del Pianeta e delle persone.

I business principali del Gruppo sono la vendita e la distribuzione di energia elettrica e gas, la produzione di energia rinnovabile, il teleriscaldamento, la raccolta e la valorizzazione dei rifiuti, la mobilità elettrica, i progetti per la smart city, l’illuminazione pubblica, la distribuzione dell’acqua e le farmacie.

Ne parliamo con Stefano Cetti, Amministratore Delegato Gruppo Acinque.

Dottor Cetti, le realtà da voi servite sono molto differenti tra loro, si va dalle città alle zone costiere lacustri, alle comunità montane. Come riuscite ad adattare il vostro impegno alle situazioni specifiche?
«Acinque è valorizzazione delle peculiarità dei territori attraverso l’innovazione, con l’obiettivo di favorirne uno sviluppo sostenibile. Ciò significa che la forza della nostra realtà è un’approfondita conoscenza proprio di queste peculiarità territoriali e una capacità di valorizzarle per portare benefici alle comunità. In quest’ottica in una provincia ricca di industrie come Monza Brianza abbiamo una rete del teleriscaldamento alimentata anche da energia “di scarto” dei processi industriali. A Sondrio, invece, realtà territorialmente vasta e con grandi necessità di energia, siamo in prima linea nella costruzione di una comunità energetica rinnovabile con la nostra ESCo Acinque Innovazione. A Como valorizziamo l’acqua del lago con un impianto di potabilizzazione all’avanguardia e sostenibile, a impatto zero sul paesaggio, perché costruito ampliando un antico rifugio antiaereo presente nel monte Baradello, che permette ai cittadini di bere l’acqua del proprio lago, dotata di particolari caratteristiche che la rendono di ottima qualità. A Lecco stiamo realizzando una rete del teleriscaldamento che si connetterà al termovalorizzatore cittadino e a un’acciaieria per il recupero dell’energia in eccesso. A Varese stiamo efficientando l’intera rete idrica grazie a sensori intelligenti che “ascoltano” il rumore delle perdite».

Il vostro piano Industriale per il quinquennio 2025-2029 si apre con il titolo “Siamo un’azienda al servizio dei territori”. In che modo si estrinseca questo vostro impegno?
«Nel Piano Industriale 2025- 2029, in coerenza con il passato, “transizione energetica” ed “economia circolare” si confermano i pilastri fondamentali su cui concentrarsi per favorire lo sviluppo sostenibile dei territori attraverso obiettivi di decarbonizzazione e valorizzazione degli scarti come nuove risorse. Un intento che si concretizza mettendo a disposizione degli stakeholders le migliori soluzioni innovative e sostenibili per un utilizzo razionale ed efficiente delle risorse nel rispetto delle persone e dell’ambiente. In particolare, vengono privilegiati investimenti che possono contribuire al raggiungimento degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, fissati a livello internazionale con risparmi misurabili nella riduzione delle emissioni CO„-circa 415 k ton di emissioni CO, evitate in arco piano – e integrati nel Piano come KPI di sostenibilità.

Il Gruppo vuole essere protagonista di una transizione ecologica giusta e inclusiva. Just Transition, in cui la dimensione sociale insita nell’operato di imprese come Acinque, è inclusa nelle traiettorie di sviluppo. Una transizione che si traduce nell’attenzione alle persone e nella valorizzazione del loro lavoro, nell’impegno a ridurre le emissioni di gas serra anche attraverso l’impiego di soluzioni innovative e la digitalizzazione dei processi, oltre che nella gestione sostenibile della catena di fornitura che metta in sicurezza gli approvvigionamenti e nel dare costante supporto al benessere delle comunità di riferimento.

Il Piano Industriale 2025-2029 prevede investimenti complessivi pari a 333 milioni di euro, di cui 63% ammissibili alla tassonomia e finalizzati a garantire valore e continuità nel lungo termine per i territori nei quali il Gruppo opera. Il valore dei progetti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile è pari a 257 milioni di euro, di cui 220 milioni di euro di investimenti riferiti al Gruppo – circa il 66% del totale previsto a Piano – e 37 milioni di euro connessi a interventi di efficientamento e riqualificazione energetica presso terzi».

Un impegno che si traduce anche in finanza sostenibile…
«La strategia finanziaria si allinea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo, considerando non solo il ritorno economico, ma anche l’impatto sociale e ambientale e privilegiando l’adozione di fonti di finanziamento verdi, sociali e di governance, come Green Loan e Sustainability-linkedLoan. Ad agosto 2024 è stato sottoscritto il primo finanziamento green del Gruppo per complessivi 145 milioni di euro, di cui 100 milioni a titolo di finanziamento green e 45 milioni a titolo linea revolving sustainability-linked che prevede un meccanismo di aggiustamento del tasso di interesse legato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. L’obiettivo di tale linea di finanziamento è quello di finanziare e/o rifinanziare parte delle CAPEX del Gruppo legate alla realizzazione, gestione e manutenzione di investimenti in attività che risultino eleggibili secondo quanto indicato nel Green Financing Framework adottato dal Gruppo Acinque nel 2024».

Parliamo di sostenibilità in senso stretto. Qual è il vostro impegno da questo punto di vista?
«Il nostro è un impegno che si sviluppa in varie direzioni. Anzitutto in relazione alla riduzione delle perdite idriche attraverso interventi di distrettualizzazione e l’utilizzo di sensori acustici/avan- zati nei contatori e sulla rete. Poi l’adesione OGMP 2.0 per ridurre la dispersione di metano sulla rete, in linea con quanto già portato avanti con il progetto Picarro, un sistema di rilevazione delle dispersioni di metano, anche potenziali, tramite tecnologia CRDS, Cavity Ring-Down Spectroscopy.

Questo sistema ha una sensibilità di rilevazione di tre ordini di grandezza superiori rispetto alle tecnologie tradizionali e permette di ampliare in maniera esponenziale il volume dell’area monitorata. Allo stesso tempo ci siamo dedicati allo sviluppo e all’adozione della bolletta digitale e domiciliazione bancaria per abbattere i consumi di carta e le emissioni di C02 per recapitarla a casa. Con gli stakeholders del territorio lavoriamo costantemente per creare modelli di produzione e autoconsumo di energia attraverso le CER e in generale promozione delle energie rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico).

Ci siamo poi occupati dell’ampliamento delle reti del teleriscaldamento – stiamo lavorando su questo fronte a Busto Arsizio e a Lecco – e nel collegarle a termovalorizzatori, come già accade a Como/Lecco e accadrà a Busto, o a impianti di cogenerazione per il recupero di cascami termici industriali, come a Monza. Infine, la nostra attenzione si è rivolta alla mobilità sostenibile, con l’installazione di colonnine elettriche per le automobili oltre che di colonnine di ricarica per imbarcazioni elettriche presso il lago di Como, e con l’acquisto di garanzie d’origine».

Quali sono i punti fondanti della vostra “Dichiarazione di impegno sulla strategia climatica”?
«La Dichiarazione di impegno sulla strategia climatica si compone di quattro macro-aree di interesse, a copertura di tutte le attività che il Gruppo ha messo e potrà mettere in campo per raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impronta carbonica. In particolare, l’azione del Gruppo mira prima di tutto a minimizzare le emissioni dirette e indirette attraverso, ad esempio, l’ottimizzazione degli impianti di produzione energetica esistenti, interventi di efficientamento – abbiamo rinnovato la sede di Monza, i lavori sono in corso in quella di Lecco -, e l’auto-produzione di energia da fonte rinnovabile, come con le centrali idroelettriche in provincia di Como.

La nostra volontà è quella di investire consapevolmente per mezzo, ad esempio, di soluzioni tecnologiche avanzate di cattura e stoccaggio della CO, emessa, vedi il progetto pilota del Termo- valorizzatore di Como. Altri punti fondanti riguardano la volontà di coinvolgere la value chain valorizzando i fornitori che prediligono prodotti e servizi a basso impatto ambientale e di adottare pratiche aziendali sostenibili, tra cui la promozione di buone pratiche per il trasporto casa-lavoro.

Pensate che la “Rendicontazione di sostenibilità” sia uno strumento utile, per l’azienda e per chi, al suo esterno, ne ha a che fare?
«Il passaggio da Bilancio di sostenibilità a Rendicontazione secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ci offre una vista complessiva sui risultati che abbiamo raggiunto e sugli obiettivi che ci poniamo per sostenere la crescita delle comunità e dei territori che serviamo, anche introducendo diverse novità. In particolare, una maggiore integrazione tra informazioni finanziarie e non finanziarie, attenzione al legame tra strategie di sostenibilità e modello di business, valutazione degli impatti ESG lungo l’intera catena del valore, adozione dello standard europeo ESRS per favorire trasparenza e comparabilità. Inoltre ci ha permesso di affinare ulteriormente l’analisi di doppia materialità, coinvolgendo stakeholder interni ed esterni in un processo strutturato di engagement e di integrare i temi ESG nei KPI aziendali, a supporto della strategia di medio-lungo termine.

A tutto questo si aggiunga una governance della sostenibilità rafforzata, con l’istituzione nel 2024 di un Comitato ESG, dedicato al presidio delle relative tematiche e al monitoraggio della compliance alla CSRD. Tutto quello che Acinque fa per integrare scelte di business e sviluppo sostenibile è raccontato all’interno di OpenReport, strumento innovativo, dinamico e trasparente per condividere il nostro impegno per il futuro».

Siete particolarmente attenti all’educazione ambientale nelle scuole. Attraverso quali strumenti attuate questo impegno?
«Per noi la sostenibilità ha tante sfaccettature e ci accompagna ogni giorno, nelle piccole e grandi scelte: aggiornamento dei business con tecnologie innovative, valorizzazione e tutela delle risorse naturali, attenzione al benessere del nostro personale. Ma “fare” non basta. Il valore della sostenibilità va seminato ogni giorno tra le nuove generazioni, affinché questa sensibilità cresca costantemente e si trasformi in gesti concreti nella quotidianità dei giovani e delle loro famiglie.

Ed è per questo che da anni siamo impegnati nel Progetto Scuole attraverso il quale proponiamo progetti didattici, gratuiti e dedicati, che consentono ad alunni e studenti di acquisire maggiore consapevolezza sui temi della sostenibilità, dal consumo consapevole dell’acqua alla mobilità sostenibile ma anche l’economia circolare e la valorizzazione dei rifiuti. Il progetto si differenzia in base all’ordine scolastico. Alle scuole primarie e secondarie di primo grado i nostri educatori propongono laboratori didattici interattivi in classe e mettono a disposizione una piattaforma digitale con moltissimi contenuti multimediali.

Alle scuole superiori invece gli studenti hanno la possibilità di seguire webinar tematici, di visitare gratuitamente i nostri impianti guidati dai tecnici, di aderire al nostro Pcto e, ogni anno, di prendere parte a un contest creativo dedicato alla sostenibilità: quest’anno, ad esempio, abbiamo proposto la Sustainable Song sfidando le classi che hanno aderito al Progetto Scuole di creare una canzone inedita in testo e musica sui temi della sostenibilità. Ha vinto una canzone incredibile dal titolo “Fast Fashion Fast Mind”. Inoltre a novembre 2024 si è svolto il primo hackathon realizzato da Acinque sui temi della sostenibilità, dell’innovazione, della crescita e dell’apprendimento. Circa 40 studenti di alcuni istituti scolastici della provincia di Monza e Brianza divisi in squadre hanno lavorato sulle sfide proposte dall’azienda su mobilità elettrica e teleriscaldamento, con due team premiati per le loro soluzioni all’avanguardia».

E nell’ambito aziendale, quali iniziative avete adottato e intendete adottare nel prossimo futuro in applicazione dei principi di sostenibilità?
«Sono numerose le iniziative che abbiamo messo in campo e che mi piace ricordare. Prima di tutte “lnclusivAcinque”, il progetto dedicato alla parità di genere, alla sensibilizzazione sull’ageismo, al supporto genitoriale, ai progetti di valorizzazione dei talenti e crescita interna e al supporto psicologico.

Poi la riqualificazione delle sedi aziendali – Monza è appena stata conclusa, mentre quella di Como è al via -; lo smart working fino a tre giorni a settimana che permette di ridurre le emissioni del pendolarismo nell’ambito di un’offerta di welfare molto evoluta; la prevenzione degli incidenti e le iniziative per la sicurezza sul lavoro, grazie a una formazione specifica che individua nella leadership, formale e informale, l’elemento chiave per influenzare positivamente i comportamenti e instaurare una solida cultura della sicurezza.

In questo ambito abbiamo organizzato Challenge come “200 giorni senza infortuni”, un’iniziativa rivolta a tutte le squadre di Lereti, REVV e Acinque Tecnologie che mira a sensibilizzare il tema della sicurezza. L’obiettivo è quello di non avere infortuni per 200 giorni consecutivi attraverso la cooperazione tra tutti, e quindi comunicando la sicurezza attraverso ogni gesto quotidiano».

(29 settembre 2025)

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