L’appuntamento con la comunità finanziaria del 18 novembre ha significato per Generali anche un debutto: la compagnia ha inserito nell’Investor day una sezione dedicata alla sostenibilità. Come a dire: gli stakeholder chiedono anche che la società sia «green».

Dice il group ceo Philippe Donnet: «L’Investor day è stata l’occasione per aggiornare il mercato sull’andamento della nostra strategia Generali 2021. Un piano strategico che si sta dimostrando valido e che ci vede pienamente impegnati nel raggiungimento dei target. Nel nostro incontro virtuale con la comunità finanziaria abbiamo dedicato un focus specifico alla sostenibilità, che consideriamo come la capacità dell’impresa di creare valore condiviso a lungo termine per tutti gli stakeholder: non solo azionisti, investitori e clienti ma anche dipendenti, fornitori e tutte le comunità in cui operiamo. La sostenibilità è diventata parte integrante del nostro gruppo e ci vede coinvolti come partner di business e investitore responsabile. Non è solo la cosa “giusta” da fare, ma ha un valore anche per il business. Siamo impegnati a perseguire il nostro percorso di sostenibilità attraverso obiettivi chiari, inclusa una dettagliata strategia per il clima».

Così fra i top manager che hanno animato l’Investor day è stata chiamata anche Lucia Silva, dal 2015 responsabile sustainability and social responsibility di Generali. «Non basta più raccontare la creazione di valore, bisogna anche dire “come” si arriva a determinarla. L’attenzione, già crescente, è aumentata con il covid, che ha dimostrato una volta di più il legame fra salute e ambiente», spiega la manager, che ha illustrato come il Leone si impegni a integrare obiettivi strategici e azioni verso «people, planet, profit».

«Siamo la prima compagnia di assicurazioni ad aver dedicato una sessione speciale al nostro cammino di sostenibilità nell’incontro con gli investitori», aggiunge Giulia Raffo, capo dell’Investor & rating agency relations del Leone.

Lucia Silva ha dunque sottolineato che il gruppo, «primo assicuratore europeo a emettere green bond», è «pienamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità 2021, in particolare con l’aumento di 4,5 miliardi di nuovi investimenti green e sostenibili e con la crescita fra il 7 e il 9% dei premi lordi con valore green e sociale». A dimostrazione dell’impegno i target della sostenibilità sono ora entrati nella remunerazione dei top manager. «Un passo importante per essere credibili —dice Lucia Silva—a partire dal 2018 è stato consolidato un percorso interno di valorizzazione e focus sui temi legati alla sostenibilità, con l’inclusione nel 2020 dei driver chiave dei fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) nelle “balance scorecard” di tutto il top management del gruppo».

Valori
Oggi è legata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità una parte del compenso dei 13 componenti il global management committee, incluso quindi l’amministratore delegato, e dei 200 del global leadership group. Ma cosa può significare Generali «integrare la sostenibilità nel core business»? È interessante a questo proposito osservare come nella sua relazione Silva abbia descritto come si declini la sostenibilità verso i clienti, le persone del gruppo, i vari stakeholder, e si sia concentrata in particolare sul ruolo di Generali come investitore.

«Contribuiamo alla sostenibilità dell’ecosistema anche a partire dai nostri prodotti. Nel motor favoriamo i comportamenti virtuosi alla guida, nella salute stili di vita più sani e soprattutto la prevenzione». E nella stessa direzione vanno anche le soluzioni assicurative di investimento che consentono ai sottoscrittori di scegliere l’obiettivo per lo sviluppo sostenibile su cui puntare misurandone l’impatto. Così come verso le persone del gruppo (che ha 72 mila dipendenti in 50 paesi) la sostenibilità si articola in iniziative dirette verso i temi della diversity & inclusion. «Generali contribuisce inoltre agli obiettivi sostenibili», dice Lucia Silva, «nel suo molo di investitore attivo». All’8o degli asset che gestisce direttamente sono applicati analisi Esg. E 35 miliardi di fondi gestiti soprattutto per parti terzi rispondono a criteri Esg. Il Leone al 30 giugno di quest’anno ha effettuato nuovi investimenti “verdi” per 4 miliardi sui 4,5 indicati nel piano al 2021 e si è impegnato per un altro miliardo a supporto di una ricostruzione sostenibile, in linea con il Recovery plan europeo.

Nel 2019 Generali ha partecipato a 1.414 assemblee come investitore votando su oltre 18 mila risoluzioni. «Dialoghiamo con le società nei quali abbiamo investito sui temi Esg incoraggiandone le best practice anche attraverso lettere e comunicazioni al board e ai ceo. L’engagement è fondamentale e le società ne sono consapevoli: una visione di lungo periodo, che perciò deve essere sostenibile, costituisce il presupposto per creare valore per sé e per la comunità degli stakeholder». In questa direzione il gruppo è entrato nel Net-zero asset owner alliance, un “club” di 18 fondi pensione e compagnie assicurative nato su iniziativa Onu che si impegna a ridurre a zero le emissioni nette di gas serra dei propri portafogli con asset gestiti totali per 4.300 miliardi di dollari.

di Sergio Bocconi

 (da L’Economia del Corriere della Sera del 30 novembre 2020)

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