Valore condiviso e dialogo con gli stakeholder sono due dei pilastri su cui si basa la sostenibilità del Gruppo FS. Specie nel periodo che stiamo vivendo la responsabilità del Gruppo FS è quella di garantire occupazione, portare avanti i progetti di sviluppo, con una visione sul futuro che preservi e migliori la vita delle generazioni future secondo un modello che pone sempre di più le persone al centro.

Inoltre, FS Italiane si impegna costantemente per promuovere una cultura organizzativa in cui i diritti umani siano rispettati e supportati, e in cui non venga tollerata qualunque forma di discriminazione. L’importanza della Diversity&Inclusion emerge anche dai progetti solidali che FS Italiane dedica alle persone più vulnerabili, tutelando ogni forma di diversità intesa come valore e arricchimento, per avere aziende inclusive, ma anche città, comunità, territori inclusivi. Le stazioni, spesso collocate nel cuore delle città, diventeranno un polo di servizi utili non solo a viaggiatori e residenti, ma anche a turisti e utenti occasionali. Un luogo integrato nell’ecosistema urbano in grado di influire positivamente sulla riqualificazione sostenibile del territorio. Molti degli interventi di FS Italiane per la sostenibilità si concentrano sugli edifici fisici che ospitano le stazioni. Si lavora per aumentarne le performance ambientali (riduzione dei consumi energetici e idrici, riduzione delle emissioni di gas sera, controllo dei rumori, l’attenzione alla luce e alle fonti d’illuminazione naturali, uso delle rinnovabili). In quest’ottica rientra la riqualificazione degli ex scali ferroviari di Milano.

Tecnologia per una mobilità sostenibile
Per FS Italiane innovazione, tecnologia e digitalizzazione offrono una enorme possibilità di cambiamento e discontinuità. L’innovazione sta cambiando il modello della mobilità e ci proietta verso un futuro sempre più sostenibile. La nuova esperienza di viaggio passa necessariamente attraverso la digitalizzazione e l’innovazione, elementi indispensabili in una visione del futuro, finalizzati ad aumentare il benessere delle persone secondo un modello di business che contribuisca a realizzare la crescita sostenibile del Paese.
In quest’ottica, FS Italiane ha già destinato 12 miliardi di euro per l’acquisto di 2.000 nuovi mezzi di trasporto fra treni e bus ecologicamente sostenibili.

Negli ultimi 10 anni l’alta velocità di Trenitalia ha ridotto le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di circa 20 milioni di tonnellate. Ora la sfida da affrontare è replicare il successo dell’alta velocità anche nel trasporto regionale. Il rinnovo della flotta, che sarà la più giovane in Europa, sfiorerà l’80% entro cinque anni: arriveranno oltre 600 treni, anticipando la consegna di 239 convogli nel 2023 invece che nel 2025. I nuovi Rock e Pop che, oltre a essere riciclabili fino al 97%, rispondono a importanti requisiti ambientali che permettono di consumare fino al 30% di energia in meno rispetto ai treni di precedente generazione. Arriveranno anche i treni bimodali, già commissionati alle aziende produttrici: convogli attrezzati con motori diesel e con batterie per viaggiare sulle linee non elettrificate.

Fra gli obiettivi di FS Italiane, il potenziamento delle ferrovie regionali, con l’elettrificazione di 670 km di linee ferroviarie (altri 1.670 km dopo il 2024) per ridurre le emissioni e dotare il Paese reti più sicure che verranno percorse da mezzi sempre più green e confortevoli. Prevista anche l’accelerazione del rinnovo del parco autobus con modelli più sostenibili sotto il profilo ambientale (elettrici, metano, idrogeno) sull’intero territorio nazionale.
Le nuove infrastrutture garantiranno lo sviluppo sostenibile alle nuove generazioni, per consegnargli un Paese più competitivo nel contesto globale.

Valorizzare il talento dei propri dipendenti
Il Gruppo FS Italiane è tra le 200 aziende migliori come datori di lavoro per le donne in Italia. A sostenerlo l’Italy Employers for Women 2021, lo studio dell’Istituto Tedesco Qualità ITQF. FS ha totalizzato il punteggio pieno di 100/100, in una classifica elaborata raccogliendo e analizzando parole chiave come “parità di genere, formazione professionale, cultura di impresa” nel mondo dei social media, blog, forum e portali. Da diversi anni il Gruppo ha avviato un percorso per l’inclusione, consapevole di quanto, insieme al raggiungimento della parità di genere, sia fondamentale in termini economici e di competitiva, specie in un momento difficile come questo che stiamo vivendo.

L’impegno di FS Italiane non si ferma ad aumentare la presenza femminile nella leadership dell’Organizzazione ma va oltre, creando condizioni di lavoro migliori per tutte le donne che lavorano in azienda e favorendone l’incremento in ogni contesto professionale. FS Italiane, con il supporto delle mentor, dipendenti impiegate in diverse aree tecniche, incentiva le studentesse a intraprendere un percorso di studi STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), attraverso incontri e webinar realizzati nelle scuole di tutta Italia, dalle medie fino alle Università, per raccontare i mestieri tecnici, informare le giovani donne sulle relative prospettive lavorative e fornire loro gli strumenti necessari per fare scelte consapevoli ed esprimere al meglio il potenziale e il talento. Il 12 marzo 2020, il Gruppo FS ha formalmente aderito ai WEPs (Women’s empowerment principles) istituiti dalle UN Women, attraverso i quali l’azienda si prefigge di valorizzare e promuovere la presenza e le pari opportunità delle donne rispetto al luogo di lavoro, il mercato e la comunità attraverso cui l’Organizzazione opera. FS Italiane inoltre fa parte della Piattaforma per il Cambiamento (Platform for Change – Women in Transport) istituita nel 2017 dalla Commissione Europea per favorire l’occupazione femminile e le pari opportunità per donne e uomini che lavorano nel settore Trasporti.

La strategia dell’inclusione del Gruppo FS si prefigge anche di evolvere dal concetto di integrazione a quello di inclusione delle persone con disabilità, la cui condizione oggettiva di salute è solo un elemento accessorio rispetto alla complessità della persona e alle sue competenze e attitudini, che sono un valore aggiunto per l’Azienda. Un cambiamento radicale questo, che è anche alla base del nuovo progetto InclusivaMENTE, un percorso di change management dedicato ai dipendenti nato per accompagnare le persone verso il progressivo abbandono di tutti quegli stereotipi e pregiudizi (di genere, età, orientamento, abilità, etnia, competenze, status socio-economico, credenze politiche, religiose o di altra natura) che influiscono inconsciamente sulle loro scelte e azioni quotidiane.

Gli investimenti per i prossimi anni
FS Italiane risponde alla pandemia da Coronavirus con un’accelerazione degli investimenti che garantirà il sostegno delle filiere strategiche nazionali dei trasporti, con gare per infrastrutture ferroviarie, stradali e per la digitalizzazione. Le infrastrutture ferroviarie e stradali diventeranno più resilienti anche con l’adozione di tecnologia avanzata (system integrator, data insights, IoT) per monitorare costantemente lo stato di ponti e viadotti. Allo stesso tempo, la connettività del Paese sarà migliorata per favorire lo shift modale integrando aeroporti, porti e interporti, che rappresentano le porte di accesso del paese, per favorire un turismo e un sistema di trasporto sempre più efficiente e sostenibile, anche delle merci.

Il Piano industriale 2019-2023 del Gruppo FS Italiane prevede 16 miliardi di investimenti al Sud entro il 2023 sulle infrastrutture stradali e ferroviarie. Il Gruppo FS Italiane intende colmare il gap infrastrutturale del Mezzogiorno con interventi già previsti come i contratti di programma con il Governo, ma anche come progetti di investimento come l’allungamento dell’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria.

Nuove prospettive anche per l’alimentazione dei treni: FS Italiane e Snam hanno recentemente sottoscritto un Memorandum of Understanding per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia. L’accordo sottoscritto con Snam rafforza e si inserisce nel piano di FS Italiane rivolto alla sostenibilità e all’agire sostenibile come vero driver dello sviluppo e della creazione di valore per gli azionisti e per tutto il sistema Paese, anche in coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal.

Con oltre 1.800 cantieri attivi, che non si sono mai fermati durante la pandemia di Covid-19, FS Italiane è il primo investitore in Italia e intende essere driver per la connettività e lo sviluppo del Paese. Nei prossimi anni l’alta velocità crescerà attraverso i corridoi Trieste-Torino e arriverà fino a Bari, Reggio Calabria e in Sicilia. Opere di importanza strategica che collegheranno l’Italia all’Europa e che intercettano una nuova domanda di mobilità. L’innovazione sta portando la mobilità verso un futuro sempre più green. Il Gruppo, consapevole del ruolo che ricopre per la riqualificazione dei centri urbani e per lo sviluppo di un nuovo modello di città sostenibile, è impegnato nel completamento di diverse opere infrastrutturali strategiche. L’approccio di FS Italiane è mirato alla realizzazione di una società sempre più in equilibrio con l’ambiente.

Tre obiettivi di lungo periodo
Il percorso, iniziato nel 2017 con l’adesione al network del Global Compact dell’ONU, ha portato alla definizione di tre obiettivi di lungo periodo. Il primo è la sicurezza con lo scopo di arrivare, entro il 2050, a zero eventi mortali che coinvolgano viaggiatori, dipendenti del Gruppo FS e di terzi, oltre alle persone che entrano in contatto con l’ecosistema ferroviario. Il secondo obiettivo riguarda l’approvvigionamento energetico e le emissioni di CO2: l’obiettivo al 2030 è quello di ridurre del 55% le emissioni di Co2, rispetto al 1990 puntando a diventare carbon neutral entro il 2050 attraverso investimenti che riducano progressivamente le emissioni di gas serra in atmosfera. La mobilità sostenibile è il terzo obiettivo e riguarda un concreto e graduale modal shift di passeggeri da auto privata a mobilità condivisa: del 5% entro il 2030 e del 15% nel 2050 rispetto al 2015. Per le merci, invece, lo scopo è di avere il 50% su treno e il 50% su gomma al 2050 per le tratte superiori a 300 km.

Anche la finanza si fa sostenibile
Il Gruppo FS Italiane ha sperimentato con successo anche gli strumenti della finanza sostenibile, emettendo due green bond (uno nel 2017 e uno nel 2019) per l’acquisto di treni regionali, alta velocità e merci (1,3 miliardi di euro): treni ad alta efficienza energetica e ad alto tasso di riciclabilità, oltre che sicuri. FS Italiane, nel luglio 2019, ha emesso il secondo green bond: valore nominale di 700 milioni di euro e durata pari a 7 anni.

a cura di Bruno Calchera

(da CSRoggi Magazine, anno 6, n.1, Gennaio/Febbraio 2021, pag. 54)

 

 

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