Una task force non solo per l’emergenza
Salute e benessere psicologico al centro Salute e benessere psicologico al centro Salvaguardare la salute del personale interno e garantire al tempo stesso la continuità del lavoro. Sono stati questi i due obiettivi congiunti della Task Force nata internamente per sviluppare istruzioni, procedure, protocolli, modulistica, oltre alla pianificazione dell’attività di comunicazione verso tutti gli stakeholder.

Costituitasi il 24 febbraio, ovvero in deciso anticipo rispetto alla definizione delle prime “zone rosse” dell’8 marzo, la Task Force è stata (ed è tutt’ora) il punto nevralgico di riferimento per tutte le società italiane del Gruppo Feralpi. Vi fanno parte lo staff dei Medici competenti, la direzione HR, la direzione di stabilimento, l’RSPP e la CSR manager e relazioni esterne. Al loro fianco medici specialisti per il necessario supporto scientifico. Il focus della Task Force non è stato centrato solo sulla salute, ma anche sul benessere psicologico.

Le attività sviluppate hanno avuto come destinatari ogni portatore di interesse che entrasse in contatto con l’azienda in modo tale da prevenire ogni forma di possibile contagio da Covid-19, rivolgendosi quindi non solo ai dipendenti ma anche alle imprese esterne, ai clienti ed ai fornitori.

L’attenzione, nonostante il rallentamento dell’epidemia registrato a livello nazionale, resta elevato e la Task Force rimarrà attiva ben oltre il periodo emergenziale per assicurare un costante monitoraggio della situazione e l’implementazione tempestivi di eventuali nuove misure nel caso fosse necessario.

Un Protocollo sanitario sperimentale condiviso per lavorare in sicurezza, per una sorveglianza attiva, partecipe e responsabile
Si chiama Sced-Cov (Sorveglianza Clinico-Epidemiologica e Diagnostica per la ripresa dell’attività lavorativa in sicurezza in corso di pandemia da Sars- COV-2) ed è un progetto sperimentale nato a Brescia, sotto l’egida della Prefettura, da una collaborazione tra Associazione Industriale Bresciana, organizzazioni sindacali, Spedali Civili di Brescia e Università degli Studi di Brescia. Alla sperimentazione partecipano alcune imprese della provincia tra cui Feralpi. L’obiettivo principale è quello di contenere la potenziale diffusione del virus nei luoghi di lavoro anche grazie all’utilizzo di strumenti digitali divenuti un mezzo veloce e puntuale per il monitoraggio costante per tracciare – e poi analizzare – l’eventuale diffusione stessa del virus.

Infatti, gli oltre 700 dipendenti delle aziende bresciane del Gruppo non solo sono stati sottoposti a test diagnostici (tampone oro-faringeo e test sierologici con prelievo ematico), ma sono stati coinvolti attivamente attraverso un monitoraggio volontario che durerà cinque mesi, al pari della sperimentazione. Il monitoraggio avviene grazie un’app dedicata e sviluppata appositamente affinché ogni dipendente possa informare in tempo reale l’eventuale insorgenza di sintomi o il contatto con persone senza adeguate misure di sicurezza in modo da allertare lo staff medico e attivare le misure previste nel minor tempo possibile.

Il contributo sociale al tempo del Covid-19
La Provincia di Brescia, così come la Lombardia in generale, è stata uno dei territori più colpiti dalla pandemia di Covid-19 in Italia. Un’emergenza nell’emergenza che ha richiesto una forte risposta anche da parte del mondo delle imprese, risposta che non ha tardato ad arrivare. Il Gruppo Feralpi, in linea con la propria strategia di sostenibilità che vede in uno dei temi proprio l’Inclusione e lo sviluppo territoriale, ha quindi deciso di contribuire al contrasto al Coronavirus sostenendo direttamente alcune organizzazioni. In particolare, il Gruppo Feralpi ha contribuito all’iniziativa #aiutiAMObrescia.

Promossa da Giornale di Brescia, Fondazione Comunità Bresciana e UBI Banca è stata un’azione di raccolta fondi a supporto del sistema sanitario bresciano impegnato nella lotta al Coronavirus (16,7 mln al 29 maggio) che ha sottolineato non solo la reattività e generosità della risposta, ma anche la trasversalità degli attori che a titolo privato, dalle grandi, medie e piccole aziende fino al singolo cittadino, si sono dimostrati parte di una comunità coesa e determinata nel combattere l’epidemia.

Non solo: Feralpi ha inoltre sostenuto, attraverso un contributo economico, diverse Associazioni territoriali tra cui enti comunali in cui il Gruppo opera ed associazioni di volontariato. Non è mancato anche un sostegno materiale attraverso la fornitura di DPI e materiali di consumo di difficile reperimento venendo incontro alle immediate necessità di diversi operatori locali impegnati nel contrasto al Covid-19.

#iopagoifornitori per la tenuta della catena di fornitura
Con l’emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19 molte attività produttive sono state duramente colpite, mettendo a rischio la tenuta finanziaria di intere supply chain con possibili ricadute sociali che graverebbero su una situazione già difficile. La responsabilità economica, quindi, può essere misura anche nella volontà di essere parte attiva di una filiera solida impegnandosi a far fronte con regolarità ai pagamenti verso i fornitori. Per questo il Gruppo Feralpi ha aderito alla campagna #iopagoifornitori, sostenuta anche dall’Associazione Industriale Bresciana che ha lanciato una vera e propria Call to Action attraverso un Manifesto ufficiale sottoscritto volontariamente dalle aziende della provincia lombarda.

L’iniziativa, che ha già raccolto centinaia di adesioni, si è estesa ben oltre i confini provinciali o regionali, pervadendo differenti filiere e comparti diffusi sul territorio nazionale. Aderendo al progetto, ci si impegna quindi a pagare i fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda ha in essere con una finalità che supera lo stretto legame cliente-fornitore perché appartiene ad una logica di sistema più strategica e poiché si cerca di sostenere quella liquidità indispensabile al sistema economico per rimanere attivo, soprattutto nel contesto delle PMI più esposto al rischio.

di Bruno Calchera e Luca Palestra

(da CSRoggi Magazine, anno 5, n.2/3, Maggio/Giugno 2020, pag. 42)

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