In un momento storico in cui il contesto geopolitico sembra indirizzato a mettere da parte gli impegni ESG, Edison dimostra che c’è un’altra via. Fatta di impegni concreti, risultati misurabili, impatti reali. In un Paese che deve affrontare la sfida più grande del nostro tempo, Edison non aspetta. Costruisce.
Leggi l’articolo a cura di Marco Taverna qui sotto, oppure da CSRoggi Magazine – n.3 – Anno 10 – Giugno/Luglio 2025; pag. 16
In un’Europa chiamata a fare i conti con i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica e la competitività industriale, la sostenibilità è diventata una priorità strategica. L’Italia, nel solco del Green Deal europeo, ha introdotto politiche che mirano a ridurre le emissioni, valorizzare le energie rinnovabili e favorire l’economia circolare. Una sfida da compiersi entro il 2030, che non è solo una scadenza ma un obiettivo da superare e che deve quindi diventare azione concreta. Le aziende giocano un ruolo chiave perché hanno il compito di trasformare gli obiettivi globali in progetti locali, sostenibili e misurabili.
In questa fase non è più sufficiente sentir parlare di transizione energetica. Bisogna farla. Costruire un ecosistema energetico sostenibile significa costruire un nuovo modo di abitare il mondo. È all’interno di questo scenario che assumono rilievo il ruolo, la visione e i risultati concreti di Edison, azienda con oltre un secolo di storia alle spalle che oggi è impegnata a scrivere le pagine del futuro energetico del Paese, attraverso investimenti, innovazione e un patto saldo con l’ambiente, le persone e i territori. Non è solo transizione, è trasformazione: concreta e misurabile.
Il cambio di pelle di Edison

Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison
Durante l’evento “Futuro in Corso”, svoltosi a fine maggio a Milano all’Ex Manifattura Tabacchi, Edison ha dimostrato di non limitarsi a seguire la transizione, ma di essere al lavoro per guidarla con investimenti, capacità operativa e un modello aziendale che integra pienamente i principi ESG nella strategia e nel business. Quello di Edison è un viaggio che parte da un’idea, ovvero che la sostenibilità non sia più una scelta, ma l’unica direzione possibile.
In appena due anni – tra il 2023 e il 2024 – il Gruppo ha investito 1,2 miliardi di euro lungo i tre assi della sua strategia industriale: generazione rinnovabile e flessibilità, approvvigionamento gas e sviluppo del gas verde e servizi per i clienti. Una cifra che si inserisce in un piano da 10 miliardi da investire entro il 2030. È la direzione di questi investimenti a parlare davvero: il 70% è già allineato agli SDGs dell’ONU e quasi la metà rispetta la tassonomia europea.
È un passo deciso verso una visione in cui le attività sostenibili sono la colonna vertebrale del business. Lo dimostra il dato forse più eloquente: per la prima volta nel 2024 le attività rinnovabili, flessibilità, clienti e servizi hanno rappresentato oltre la metà dell’EBIT- DA del Gruppo, un traguardo che avvicina l’obiettivo 2030, fissato al 70%.
Risultati che premiano il cambio pelle di Edison, che in pochi anni ha convertito il portafoglio industriale alleggerendo la propria impronta carbonica. Dal 2006, l’azienda ha diminuito le proprie emissioni dirette di CO2 di oltre il 75% riducendo il proprio profilo emissivo da quasi 25 milioni di tonnellate di CO2 a 6,1 milioni nel 2024. E solo nell’ultimo anno è riuscita a ridurre l’intensità carbonica del 15%, portandola a 240 grammi per kwh da 284 nel 2023. Una diminuzione che ha un impatto tangibile: 2,8 milioni di tonnellate di CO2 evitate.
«Gli ottimi risultati nascono dalla capacità di Edison di coniugare in modo virtuoso sostenibilità e performance operativa, produttività ed etica, crescita e attenzione all’ambiente e alle persone, a partire dalla tutela della loro sicurezza e dalla cura del loro benessere e dei loro bisogni sul luogo di lavoro. E sono il frutto di una preziosa collaborazione con l’ecosistema di stakeholder con cui ogni giorno costruiamo insieme un futuro di energia sostenibile». È il commento di Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison al bilancio di sostenibilità redatto per la prima volta quest’anno secondo i principi della CSRD, presentato durante “Futuro in Corso”. Non proprio una novità per Edison, già abituata a rendicontare il proprio impegno sostenibile e strutturalmente pronta a integrare sostenibilità e finanza, orientando le scelte strategiche di Gruppo secondo i principi ESG.
Tutti devono partecipare al cambiamento
Il potenziamento della capacità rinnovabile installata è un perno del percorso di sostenibilità di Edison: nel 2024 si è attestata a 2,2 GW, producendo 5,5 TWh di energia green – quanto basta a soddisfare il fabbisogno annuale di una città come Milano. Dietro questa corsa, ci sono cantieri e progetti: nel 2024 Edison ha aperto cantieri per nuova capacità rinnovabile per oltre 400 MW ed è entrata in un progetto di eolico offshore di circa 1 GW. Tra il 2023 e il 2024 ha messo in esercizio 1,5 GW di capacità flessibile, grazie a due nuovi impianti termoelettrici di ultima generazione, i più efficienti in Italia e tra i più avanzati al mondo, in Veneto e Campania. Questo vettore energetico rappresenta una fonte strategica per Edison in quanto essenziale per la complementarità delle fonti rinnovabili, non programmabili, e per garantire quindi sicurezza energetica al Paese.
Ma per creare un circolo davvero virtuoso, tutti devono partecipare al cambiamento. Per questo, attraverso Edison Energia e Edison Next, la Società promuove il percorso di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni verso la decarbonizzazione, favorendo il processo di elettrificazione dei consumi, l’adozione di green gas (biometano, Bio-Gnl, idrogeno) e sostenendoli nei processi di efficientamento e uso consapevole delle risorse energetiche.
Infatti per Edison, la sostenibilità è un ecosistema che coinvolge ogni parte, dentro e fuori l’azienda. Lo si vede nella filiera: 1,2 miliardi di euro in acquisti nel 2024 da circa 3.000 fornitori, di cui il 97% italiani. Piccole e medie imprese che diventano parte integrante del cambiamento, protagoniste nella costruzione di un nuovo modello industriale. È per loro che Edison ha lanciato la Sustainable Procurement Academy, un percorso formativo per accompagnare i propri fornitori verso pratiche ESG consapevoli, nella convinzione che la transizione deve essere condivisa, diffusa, inclusiva.

Barbara Terenghi, EVP Sustainability and CEO’s Office Director di Edison
Il lavoro che diventa comunità
«Edison ha un ecosistema di stakeholder solido e inclusivo che rappresenta non solo un capitale di relazioni, ma anche un asset strategico, capace di alimentare l’innovazione, creare valore condiviso e crescita sostenibile – conferma Barbara Terenghi, Chief Sustanability Officer di Edison -. Una rete costituita da dipendenti e collaboratori, clienti, comunità e territori in cui il Gruppo opera e in cui è fortemente integrata coinvolgendo oltre 2mila artigiani partner dell’azienda e oltre 3mila fornitori attivi, da cui nel 2024 Edison ha acquistato beni e servizi per oltre 1,2 miliardi di euro, di cui il 97% destinato a PMI nazionali a riprova della centralità della supply chain italiana».
Inclusione è anche lavoro, competenze, quindi futuro. Oltre 800 nuove assunzioni negli ultimi due anni – con una media di 400 persone l’anno – e la metà dei nuovi inserimenti prevista da qui al 2030 sarà composta da giovani neolaureati e neodiplomati. Il 40% di loro sarà donna. Ma non basta assumere: bisogna offrire opportunità reali. Lo dimostra il progetto “Una casa per i giovani”, la prima iniziativa di social housing lanciata in Italia, con l’obiettivo di aiutare i nuovi assunti a trovare alloggio vicino al luogo di lavoro, a prezzi accessibili. È il modo di Edison di offrire la possibilità di costruire un percorso di vita stabile, oltre a un percorso professionale di valore. È il lavoro che diventa comunità.
E parlando di comunità, il viaggio di Edison si fa ancora più profondo. 80 milioni di euro distribuiti nel 2024 alle amministrazioni locali, tra canoni, royalties e iniziative sociali. Progetti che spaziano dall’educazione alla cultura, dal contrasto alla povertà energetica al sostegno del terzo settore, fino alla valorizzazione dei territori. Come la mostra archeologica all’interno della centrale di Presenzano, l’apertura dei siti idroelettrici durante le Giornate FAI o le iniziative per il contrasto alla povertà energetica che hanno aiutato ad oggi 1.500 famiglie vulnerabili.
Energia, educazione, tecnologia e territorio
Un viaggio, quello di Edison, che ha come motore le persone. Più di 6mila collaboratori, un capitale umano che Edison valorizza attraverso formazione continua, per la quali sono stati investiti nel 2024 15 milioni, erogando oltre 200mila ore di formazione. L’evoluzione delle competenze va di pari passo con il benessere e con l’equilibrio vita-lavoro. Edison è impegnata a favorire lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo e orientato a sviluppare appartenenza e partecipazione attiva anche alla vita sociale della comunità aziendale, come dimostrano le numerose Community interne, tra cui quella dedicata alla Young Community: un percorso di 36 mesi di formazione trasversale che mira a supportare i nuovi colleghi in un efficace inserimento in azienda, a facilitarne la socializzazione e a curarne la formazione e lo sviluppo professionale.
È così che si costruisce il domani: intrecciando energia e educazione, tecnologia e territorio.
I rating ESG ottenuti da Edison, ad esempio quello di Ecovadis con un punteggio di 88 su 100 – il top 1% mondiale – non sono solo un riconoscimento ma una conferma: si può guidare il cambiamento senza compromessi tra sostenibilità e performance, tra responsabilità e ambizione. E in un momento storico in cui il contesto geopolitico sembra indirizzato a mettere da parte gli impegni ESG, Edison dimostra che c’è un’altra via. Fatta di impegni concreti, risultati misurabili, impatti reali. In un Paese che deve affrontare la sfida più grande del nostro tempo, Edison non aspetta. Costruisce.
Fondazione EOS: il valore sociale della transizione
Circa 12 mila adolescenti coinvolti in 30 progetti in tutta Italia e oltre 3 milioni erogati nel triennio 2022-2024. Sono solo alcuni dei numeri che testimoniano l’impegno di Fondazione EOS in una transizione che sia prima di tutto sociale e che coinvolga persone, territori e comunità in un percorso condiviso di generazione di valore. Nata nel 2021 per rendere sempre più efficace il ruolo sociale di Edison, Fondazione EOS supporta ragazze e ragazzi e li accompagna verso l’età adulta, dando loro spazi di ascolto e opportunità concrete di crescita, attraverso progetti che integrano esperienze culturali, sportive e di supporto sociale. Rispondendo ai bisogni specifici dei territori, EOS ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle comunità più vulnerabili favorendo l’inclusione e generando forme concrete di impatto sociale, sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda.
Un esempio concreto di iniziativa sul territorio è “Traiettorie Urbane”: un progetto sviluppato in sei quartieri complessi di Palermo della durata di 3 anni che ha proposto un’offerta educativa, culturale e sportiva costruita con e da giovani per i giovani che ne fruiscono con l’obiettivo di fare di Palermo una città più a misura di adolescenza, più ricca di offerte di crescita sociale e possibilità di partecipazione. Attraverso le iniziative sviluppate nell’ambito del progetto, EOS ha contribuito a offrire agli adolescenti un progetto di vita alternativo rispetto a quello che il contesto in cui vivono sembra a volte imporre. Nel 2024 sono stati 6mila gli adolescenti coinvolti, dagli oltre 2mila del 2022, registrando un aumento significativo del senso di appartenenza e della partecipazione alla vita comunitaria, oltre a una maggiore propensione dei giovani a frequentare e riqualificare i luoghi pubblici in modo attivo e responsabile.
Comunità e territori come motori dell’energia

Diga di Scais in Valtellina
Per Edison fare energia è una impresa collettiva. Per questo è concretamente impegnata a portare valore, bellezza, stimoli e opportunità nei territori in cui opera. Lo fa attraverso iniziative culturali e sociali, come ad esempio la mostra di reperti archeologici allestita all’interno della centrale di Presenzano, l’apertura alle visite dei propri siti idroelettrici ed eolici in occasione delle Giornate FAI o, ancora, il bando “Costruiamo il Futuro” con cui Edison sostiene le associazioni del terzo settore e sportive di Valcamonica e Valcaffaro, sedi di numerosi impianti idroelettrici del Gruppo. Significative anche le sei iniziative di contrasto alla povertà energetica con le quali l’azienda ha supportato ad oggi 1.500 nuclei familiari. Nel 2024 tali azioni, unite agli oneri sostenuti per il pagamento di royalties e canoni alle Amministrazioni dei territori in cui Edison opera, hanno distribuito sul territorio circa 80 milioni di euro. Lo fa perché crede che i cittadini siano veri ambasciatori della transizione, nella convinzione che insieme si possa generare valore condiviso. Ne è un esempio l’iniziativa di green energy crowdfunding “Edison Crowd” lanciata per la realizzazione dei due impianti idroelettrici di piccola taglia di Palestro (PV) e Quassolo (TO): la popolazione locale ha investito nella realizzazione degli impianti, ottenendo un interesse annuo sulle somme versate. I cittadini sono così diventati protagonisti attivi della transizione energetica, promuovendo un’infrastruttura capace di generare valore sul territorio e per tutto il sistema. L’iniziativa ha generato valore multidimensionale: ambientale, producendo energia green e gestendo la risorsa idrica in modo sostenibile; economico, attivando benefici diretti per gli investitori e per l’indotto locale; e sociale, rafforzando il legame comunitario e la cultura della sostenibilità.
(19 luglio 2025)