“Prima sembrava quasi che fossimo persone strane quando parlavamo di centralità del cliente, ora le compagnie di assicurazione ci ascoltano…”. Pietro Menghi, che è un entusiasta di natura, sente e vede che è arrivato il momento dell’insurtech, tanto è vero che sulla soglia dei 50 anni ha lasciato una brillante carriera internazionale nel mondo del brokeraggio per diventare socio e CEO di Neosurance. Lo conoscevo già ma ho fatto una lunga conversazione con lui in vista della sua partecipazione ai Digital360 Awards, in programma a Lazise dal 4 luglio: è uno dei tre startupper chiamati a portare la loro visione e la loro esperienza (gli altri sono Alessandro Petazzi di Musement e Fabrizio Perrone di Buzzoole)

“È come una valanga”, racconta Pietro. “Anni fa vedevi i dipartimenti strategia e innovazione delle grandi aziende che andavano in Silicon Valley per capire e poi tornavano a casa con tante belle idee ma metterle a terra era quasi impossibile, perché c’era uno scollamento con il business. Adesso invece siamo in un momento affascinante in cui le cose accadono, in cui si comincia a fare business, anche in Europa e in Italia”.

Continua la lettura dell’aritcolo di G. Iozzia, da economyup.it del 28 giugno 2019

 

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