“Da consumarsi preferibilmente entro, ma spesso è ancora buono dopo…”. In italiano suonerebbe più o meno così, l’etichetta che 16 aziende, tra cui Unilever e Carlsberg, sperimenteranno in diversi paesi del Nord Europa per combattere lo spreco alimentare. L’idea, raccontata da FoodNavigator, è nata dalla collaborazione con la start up danese anti-spreco Too Good to Go, famosa per l’app che permette ai consumatori di comprare a prezzi scontatissimi gli avanzi della giornata di negozi, bar e ristoranti.
L’esperimento parte da una semplice considerazione: il 53% dei cittadini europei non conosce la differenza tra le diciture “da consumarsi entro…” e “da consumarsi preferibilmente entro il …”. La prima indica la data di scadenza, ovvero il giorno entro cui il prodotto (tipicamente fresco) deve essere consumato perché poi non è più garantita la sua sicurezza microbiologica. La seconda dicitura indica il termine minimo di conservazione, ovvero la data oltre la quale il prodotto si può consumare ancora anche se non è più garantita la qualità nutrizionale e organolettica. Questa confusione genera ogni anno tonnellate di spreco alimentare, che la start up vuole evitare adottando la nuova dicitura.
Tra le aziende che hanno aderito alla sperimentazione, Carlsberg ha annunciato che la nuova dicitura sarà presente sulle etichette di alcune birre (vedi foto sopra), mentre il gigante caseario danese Arla Foods lo aggiungerà sulle confezioni di alcuni marchi di latte. Unilever, invece, adotterà la nuova scritta sui nuovi prodotti, a partire da tre tipi di noodles istantanei a marchio Knorr che arriveranno in autunno sugli scaffali dei supermercati di Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia.
(da Il Fatto Alimentare newsletter del 29 settembre 2019)