I finanziamenti ESG destinati a privati e imprese in base ai criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance sono in costante aumento. Si riscontra una vera e propria impennata delle erogazioni, favorite anche dal sostegno richiesto in particolare delle imprese per la realizzazione di progetti in linea con le direttive del PNRR.
I cambiamenti climatici sempre più frequenti cui assistiamo sono causa di danni incalcolabili per il nostro pianeta e, inevitabilmente, per l’economia e il sistema finanziario mondiale. In generale i temi legati all’ambiente, alle politiche sociali e di governance delle imprese (ESG) pongono il focus sullo sviluppo sostenibile dell’economia e sulla stabilità del sistema finanziario.
I primi a essere chiamati in causa sono i governi, che devono favorire e sostenere modelli di sviluppo virtuosi per ridurre gli effetti negativi del surriscaldamento del pianeta e delle disuguaglianze sociali e favorire sistemi di conduzione d’impresa per il benessere della comunità.
Tali preoccupazioni coinvolgono anche le banche centrali per i risvolti economici e finanziari che tali problemi possono assumere. Sono evidenti i rischi che possono derivare – per le economie nazionali e la solidità patrimoniale delle imprese – dal trascurare le tematiche ESG (cambiamenti climatici, surriscaldamento del pianeta, impoverimento delle risorse, disuguaglianze sociali, povertà).
Le banche favoriscono gli investimenti sostenibili
La banca d’Italia svolge un ruolo chiave nella promozione della finanza sostenibile attraverso le diverse funzioni che svolge come investitore, autorità monetaria e supervisore degli intermediari finanziari. Partecipa inoltre alla rete globale di banche centrali e autorità di supervisione (Network for Greening the Financial System) per coordinamento del sistema finanziario a favore degli investimenti sostenibili.
Dalla sensibilità dimostrata dagli istituti di controllo del sistema finanziario mondiale non poteva che derivare una maggiore attenzione da parte degli operatori bancari del sistema nazionale. I finanziamenti ESG destinati a privati e imprese in base ai criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance sono in costante aumento. Il 2022 ha fatto riscontrare una vera e propria impennata delle erogazioni, favorite anche dal sostegno richiesto in particolare delle imprese per la realizzazione di progetti in linea con le direttive del PNRR.
I dati relativi all’economia del Nord Est sono incoraggianti. Unicredit nel 2022 ha erogato oltre 700 milioni di nuovi finanziamenti ESG divisi tra 570 milioni per progetti green e 130 milioni per impatto sociale. Anche il Gruppo Intesa Sanpaolo nel medesimo anno ha erogato 10 miliardi a favore di imprese e famiglie di Veneto, Trentino Alto-Adige e Friuli-Venezia Giulia per investimenti sostenibili. Non solo le grandi realtà bancarie pongono attenzione a questi temi; anche ad esempio la Sparkasse (Cassa di Risparmio di Bolzano), una delle più importanti Casse di Risparmio indipendenti in Italia, ha incrementato notevolmente il volume dei finanziamenti agevolati, sino a circa 484 milioni nel 2022 (Fonte Sole 24 Ore).
Da Invitalia alle imprese, investimenti sostenibili 4.0
Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, mette a disposizione per le imprese “Investimenti sostenibili 4.0” una misura per il sostegno di investimenti imprenditoriali che favoriscono la trasformazione tecnologica e digitale delle Piccole e Medie Imprese, con una dotazione finanziaria di circa 678 milioni di euro destinati per il 63% alle regioni del Sud. Il 25% della dotazione complessiva e indirizzato a programmi proposti dalle micro e piccole imprese.
In particolare, questi incentivi valorizzano i programmi che puntano alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa mediante un risparmio non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente. Tali misure sono indirizzate alle attività manifatturiere con alcuni divieti e limitazioni. Sono esclusi ovviamente i programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo e non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, non arrecare un danno significativo).
Famiglie: agevolazioni per abitazione e mobilità
Per quanto riguarda il segmento familiare le agevolazioni previste da parte delle banche a sostegno di investimenti sostenibili riguardano essenzialmente due linee fondamentali: l’abitazione e la mobilità.
In considerazione dell’ormai acquisita sensibilità da parte dei cittadini verso le problematiche legate al risparmio e all’efficientamento energetico, sono ormai numerose le banche che offrono condizioni di favore su mutui per acquisto prima o seconda casa subordinate al raggiungimento di un miglioramento di almeno 2 classi energetiche. Altrettanto interessanti sono le condizioni previste per i prestiti green in generale legati all’abitazione e destinati all’isolamento termico, all’installazione di impianti fotovoltaici, all’acquisto di caldaie più performanti in termini di risparmio energetico.
Condizioni agevolate sono previste inoltre per i prestiti green destinati all’acquisto di auto elettriche sia nuove sia usate, moto elettriche, e-bike e monopattini elettrici. In taluni casi alcune banche offrono, in caso di sottoscrizione di particolari prodotti, la ricarica delle batterie automobilistiche per un periodo limitato presso colonnine dedicate.
di Tommaso Romagnoli
Specialist settore bancario
(da CSRoggi Magazine – Anno 8 – n.4 – Settembre/Ottobre 2023; pag. 48)
(foto: ©shutterstock)