Mauro Bellini
Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech
La presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano con il convegno “Digitale e Sostenibilità: lo spazio della responsabilità e dell’innovazione” arriva in un periodo in cui i temi della sostenibilità sono rimessi in discussione, anche con forme che arrivano al negazionismo. Non è certamente un periodo favorevole ma, seguendo l’invito molto esplicito di Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, è il momento di affrontare questi temi con una motivazione ancora più forte e con un approccio ancora più pragmatico.
Digitale e sostenibilità: una strada verso nuove forme di sviluppo
Fare appello al pragmatismo significa dimostrare, dati alla mano, quanto la sostenibilità sia necessaria, non solo per difendere il pianeta dai rischi ormai ben noti legati ai cambiamenti climatici, ma per permettere alle imprese, più attente e più innovative, di scovare e sviluppare nuove forme di sviluppo. Uno sviluppo che Alessandro Perego insiste nel qualificare come sostenibile anche nell’accezione di una gestione delle risorse che non può essere solo nel segno di una riduzione dei consumi o di una eliminazione degli sprechi, ma di una trasformazione nei prodotti, nei processi di produzione e – soprattutto – nei comportamenti.
E oggi più che mai, per vincere l’insofferenza verso gli impegni di decarbonizzazione che avevano trovato sostegno a livello nazionale e internazionale e che ora vengono messi in discussione, occorre fare appello al concetto e al ruolo di twin transition, al rapporto tra innovazione digitale e sostenibilità. Un rapporto che è il focus del primo anno di ricerca dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano realizzato in collaborazione con Assolombarda.
Da Alessandro Perego arriva un messaggio molto chiaro sul rapporto tra sostenibilità e innovazione digitale nel quale si mettono in evidenza le due grandi dimensioni di questa relazione: “la trasformazione digitale, se ben governata, può essere un potente acceleratore per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, ma occorre evitare che si trasformi in un rischio al potenziale equilibrio tra crescita economica, benessere sociale e tutela ambientale. È necessario operare affinché il digitale sia utilizzato al meglio per affrontare le sfide della sostenibilità e occorre che gli obiettivi stessi di sostenibilità siano integrati a livello di progettazione e di utilizzo responsabile nelle tecnologie digitali”.
Per tastare il polso a questo rapporto, bisogna individuare e analizzare quali sono i fenomeni nei quali si manifesta l’integrazione tra digitale e sostenibilità e a che punto sono del loro sviluppo. Una metrica indiscutibilmente rilevante è rappresentata dal numero e dall’importanza delle iniziative a livello di organizzazioni nazionali e internazionali in favore di progetti e processi per la sostenibilità e per il digitale da una parte e dal numero delle iniziative e progetti che vedono invece il coinvolgimento delle imprese. […]
(12 febbraio 2025)
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(foto: osservatori.net)