Bruno Calchera
“In un momento storico dominato dall’ingresso confuso e spesso disorganico della Sostenibilità e delle tematiche ESG nell’ordinamento di molti paesi, diviene necessario affrontare, sotto il profilo giuridico, il tema dello “scopo della società”, al fine di contribuire a dare significato e una collocazione a ciò che sta accadendo. In sostanza il tema della ESG e quello della stessa sostenibilità (nelle varie articolazioni della crescita sostenibile, della finanza sostenibile e della governance sostenibile) chiedono di essere esaminati e declinati all’interno di questo più ampio contesto problematico. Come può il legislatore prendere decisioni e imporre o favorire politiche ESG e di sostenibilità (sia rispetto alla impresa, sia nella sua dimensione esterna) senza prima interrogarsi e prendere posizione sugli scopi delle società e in modo correlato sui doveri degli amministratori.” (Umberto Tombari, – (SOSTENIBILITA’ E COROPORATE GOVERNANCE NEL NUOVO CONTESTO GEOPOLITICO – 2024 Il Mulino – pag. 39)
La costituzione di una società prevede che vengano espressi gli scopi sociali. Eppure non è chiaro se la Sostenibilità sia da porre tra gli scopi di una azienda o sia semplicemente una direttiva postuma che non è indispensabile.
Il tema è decisamente importante.
Ad esempio una azienda diventa Benefit se raggiunge un certo punteggio che viene certificato da un Ente abilitato al compito. Qui siamo al punto 1 di una impresa, ai suoi primi articoli statutari. Va esplicitato per l’efficacia della Governance se lo sviluppo sostenibile appartiene alle direttive originali della Società. Gli stessi amministratori dovrebbero in tal caso sapere almeno di che si tratta.
ESG … Governance.
Non potrà mai essere un elemento guida se non è inserito nelle ragioni di una intrapresa. Gli obiettivi di una realtà aziendale se verranno dettagliati e perseguiti non possono lasciare ignaro il legislatore. Si entra in questo modo nel cuore della azione politica. La scelta di disporre la presenza degli scopi societari – in cui la sostenibilità è presente – fa la differenza nell’avere o non avere avviato una certa impresa.
Chi ne fa parte ne saprà gli scopi.
E se la politica decide che la Sostenibilità …Può o Deve … inserire tale parola magica, qualifica il proprio disegno di sviluppo e il senso delle proprie azioni.
“Merita un cenno la constatazione che, nonostante l’attenzione politica verso i temi di sostenibilità (e l’urgenza di affrontare le questioni climatiche) la costruzione di un reticolato di norme prescinde ancora da una nozione giuridica di sostenibilità.” (ibidem, pag. 68)