L’azienda leader in Italia nella produzione di gelati ha ottenuto la certificazione di Società Benefit. «Lo sforzo di Sammontana – sottolinea l’AD Leonardo Bagnoli – è un piccolo ingranaggio che per funzionare e portare risultati concreti necessita della collaborazione di tutti, nella consapevolezza che l’impatto positivo può essere massimizzato solo condividendo buone pratiche».

Sammontana, prima azienda italiana nella produzione di gelati e leader nella pasticceria surgelata, è diventata ufficialmente una Società Benefit. Ha incorporato, cioè, nel proprio statuto sociale l’impegno per il bene comune per condividere l’impatto positivo delle proprie attività in modo trasparente. Il claim dell’evento di presentazione è stato: “Il sorriso che nutre il futuro delle nuove generazioni”.

Chiediamo a Leonardo Bagnoli, Amministratore Delegato di Sammontana, le motivazioni di questa scelta. La decisione strategica di diventare Società Benefit prevede solitamente attività complesse e che toccano tutti i settori dell’azienda, come vi siete preparati: avete utilizzato solo personale interno o avete coinvolto anche consulenti esterni?
«La nostra è un’impresa di famiglia fondata da tre fratelli per amore dei propri figli e, oggi come allora, l’attenzione e la cura sono le leve che ci spingono ad agire per garantire futuro e opportunità alle generazioni di oggi e di domani. Essere Società Benefit è un percorso fatto di impegni quotidiani, verso i quali lo sforzo di Sammon- tana è un piccolo ingranaggio che per funzionare e portare risultati concreti necessita della collaborazione di tutti, nella consapevolezza che l’impatto positivo può essere massimizzato solo condividendo buone pratiche. Diventare Società Benefit, in realtà, rappresenta una diretta conseguenza di questo nostro approccio e concretizza gli impegni che sono alla base di ciascuno dei nostri prodotti. È stato un processo complesso, nel quale siamo stati accompagnati da Nativa, la Regenerative Design Company che ci ha sostenuto in tutti gli aspetti della transizione».

Nel purpose “Il sorriso che nutre il futuro delle nuove generazioni” si lascia intendere l’attenzione per il futuro. Può declinare più precisamente quali sono le linee di sviluppo che intendete percorrere per mantenere questo proposito?
«Investire ogni giorno per assicurare alle nuove generazioni un futuro sostenibile rappresenta per noi il solo modo di essere possibile. Il nostro è un approccio che guarda quotidianamente al futuro e, in linea con l’impegno di sostenere lo sviluppo di opportunità per i giovani, ad esempio, abbiamo deciso di diventare socio fondatore di ICO HUB, incubatore di start-up nato da C.L.E.O. Associazione, che supporta la crescita in chiave innovativa del territorio toscano. L’hub offre istruzione e formazione professionale a tutti quei giovani manager che, con Sammontana e C.L.E.O, sono impegnati a stimolare lo sviluppo sociale, economico e culturale della Toscana, creare occupazione nelle filiere industriali, favorire l’open innovation e la collaborazione tra imprese, talenti ed esperti».

Sappiamo che l’economia sostenibile per affermarsi segue i criteri ESG. Quale percorso avete intrapreso riguardo alla “Governance”?
«Il nostro percorso di sostenibilità si articola su due linee parallele: da una parte collaboriamo con diversi centri di ricerca ed enti esterni per certificare e valorizzare il nostro impegno, dall’altra, per diffondere consapevolezza tra i dipendenti e per garantire che la sostenibilità non resti un semplice concetto ma venga applicata nei singoli processi di produzione, abbiamo definito ruoli e compiti degli organi di go- vernance esistenti e istituito nuove figure dedite unicamente alla sostenibilità. In particolare, il Consiglio di Amministrazione si occupa di approvare le linee guida del percorso di sostenibilità aziendale che vengono poi declinate nei progetti proposti dal Team Sostenibilità, gruppo multidisciplinare e trasversale all’organizzazione, e approvati dallo Steering Commit- tee, organo decisionale».

Vi apprestate a pubblicare il vostro primo Bilancio di Sostenibilità nel quale certamente avrete riportato il resoconto delle azioni già attuate. Ci vuole segnalare la maggior difficoltà incontrata e due impegni su cui puntate per rendere efficaci le vostre scelte di sostenibilità?
«Negli ultimi anni abbiamo dovuto far fronte a moltissime difficoltà, inutile negarlo – prima tra queste l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia – ma è proprio grazie alle sfide che abbiamo affrontato che sono emersi in maniera chiara i benefici di aver investito in un modello di business sostenibile e resiliente. Questa capacità di innovazione a favore della sostenibilità dei processi di produzione e delle linee di prodotto traspare nel Bilancio di Sostenibilità, che racchiude tutti i risultati che abbiamo raggiunto negli anni. Il nostro approccio alla sostenibilità si fonda sui tre pilastri di Salute e Benessere, Filiere Sostenibili e Ambiente e il nostro impegno continuerà ad essere rivolto a queste tre direzioni. Non mancheranno, in questo senso, progetti mirati, ad esempio, a ridurre entro il 2027 le emissioni di gas climalteranti generate dal nostro modello di produzione fino al 55%, rispetto ai livelli del 2016, e azioni volte a realizzare, in ottica di eco-design, prodotti dal gusto unico e dall’alta qualità, capaci di soddisfare le esigenze di tutti i nostri consumatori».

a cura di Marco Taverna

 (da CSRoggi Magazine – Anno 8 – n.3 – Giugno/Luglio 2023; pag.. 32)

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