Il 2021 è l’anno delle società benefit: negli ultimi mesi è esploso l’interesse su questo modello societario introdotto in Italia nel 2015 e che consente alle società di perseguire, oltre allo scopo di lucro, anche scopi di beneficio comune a favore di comunità, territori, ambiente e altre categorie di stakeholders.
Non si tratta di un’idea per un dibattito tra addetti ai lavori, ma di un crescente fenomeno imprenditoriale che a maggio 2021 ha superato, secondo gli ultimi dati disponibili, le mille unità.
All’accelerazione ha probabilmente contribuito, nell’ultimo anno, il beneficio fiscale che riconosce, sino al 30 giugno 2021, un credito fiscale pari 50% dei costi sostenuti per la costituzione della società.
Le vere ragioni del successo vanno però cercate più in profondità.
Obiettivi sociali e ambientali
Come dimostrano le indagini statistiche, le motivazioni che hanno indotto sin qui gli imprenditori ad adottare questo modello societario sono da individuare, principalmente, nella volontà di raggiungere nuovi obiettivi sociali e/o ambientali o di aumentare la performance dell’azienda con riferimento agli obiettivi sociali e/o ambientali già individuati. Si tratta di una decisione strategica il più delle volte maturata internamente all’azienda, su impulso del fondatore o della proprietà o, ancora, come parte di un più ampio piano di innovazione.
Minore peso hanno, secondo le statistiche, le probabilità di attirare nuovi investitori o di guadagnare un vantaggio competitivo sul mercato.
La forza attrattiva del modello benefit sta quindi proprio nella possibilità di coniugare, coerentemente con le previsioni di legge, le ragioni del profitto con quelle etiche e di determinare, così, un impatto positivo sulla realtà.
È questo, in fondo, il desiderio implicito alla base di molte avventure imprenditoriali: fare qualcosa di utile e costruttivo per sé e per gli altri.
La voglia di new normal
Le società benefit offrono agli imprenditori l’opportunità di esplicitare questo desiderio e di essere più liberamente se stessi nella gestione dell’azienda: gli obiettivi economici e quelli etici (siano essi ambientali o sociali) possono – ed anzi devono secondo la legge – essere perseguiti entrambi, secondo un bilanciamento lasciato alla scelta discrezionale degli amministratori.
Nelle benefit, inoltre, l’imprenditore ha la possibilità di raccontare al mercato, con la relazione di impatto, gli obiettivi raggiunti e gli impatti positivi creati, anche oltre i dati contabili, economici e finanziari raccolti dal bilancio.
Un simile modello societario è diventato sicuramente più appetibile dopo la pandemia e i periodi di stop forzato alle attività produttive e commerciali.
Le fasi di lockdown più o meno duro hanno amplificato la voglia di ricominciare, rinnovare e rinnovarsi, tornare a godere delle proprie libertà e della socialità con una nuova consapevolezza.
Il successo delle benefit è figlio anche della voglia di new normal.
Se poi il perseguimento di obiettivi di sostenibilità porterà alle società maggiori quote di mercato e maggiori utili, tanto meglio. Il vero guadagno, però, è poter essere sé stessi.
- (Fonti: • C. Bellavite Pellegrini – R. Caruso (a cura di), Società benefit. Profili giuridici ed economico aziendali, Egea, 2020
- M.C. Petrassi, Le società benefit per le imprese pubbliche e private, Key editore, 2021)
di Marco Cristiano Petrassi
Partner di SZA Studio Legale
(da CSRoggi Magazine, anno 6, n.3, Maggio/Giugno 2021, pag. 46)