Il punto del Direttore
Ho riletto con un certo interesse e piacere un libro che stavo per gettare via: il Libro dei Fatti 2013.
(ADN Kronos libri – di G.P. Marra).
Sfogliando le pagine prima di gettarlo mi è saltato alla attenzione un capitolo che avevo totalmente ignorato a quel tempo. “SPECIALE Italia Sostenibile”. (pag. 375 – 408).
Nella copertina campeggiava la foto di Papa Francesco che 6 anni fa chiedeva a tutti “gli uomini di buona volontà di essere custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura…”
Gli interventi che seguivano avevano la firma di Diana Bracco, Presidente di EXPO 2015 spa, che così iniziava il suo contributo: “Sostenibilità. Il futuro del genere umano e della terra si gioca attorno a questa parola.” Corrado Clini, allora Ministro dell’Ambiente del Governo Monti informava: “Nei miei quasi 500 giorni di governo ho cercato si spezzare il circolo vizioso della normativa ambientale, barocca e costruita in Italia per sostenere la cultura e la politica dei divieti, che ha una grande responsabilità nel blocco di iniziative strategiche per lo sviluppo del nostro paese (…) nella realizzazione di opere a protezione dell’ambiente.”
Giuseppe Guzzetti, Presidente della Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio cosi iniziava il suo intervento: “Seguire percorsi di sviluppo sostenibile oggi non è più un’opzione ma un dovere vincolante nei confronti delle generazioni future per salvaguardare quei parametri di qualità del contesto sociale, culturale e paesaggistico che rendono unico il nostro Paese.” Infine per Marco Tronchetti Provera, Presidente del Gruppo Pirelli, questo era il suo approccio: “Scrivere di sostenibilità esprimendo il punto di vista e le aspettative delle imprese oggi significa scrivere innanzi tutto di tecnologia. Fare leva cioè sulla eccellenza e sul Know How che permettano di migliorare costantemente la qualità della nostra vita, riducendo gli impatti ambientali e aumentando la qualità dei prodotti”.
Due fatti interessanti ancora: gli interventi erano tutti firmati in prima persona (la firma autografa a fine pagina non la si vede quasi mai- n.d.r.) e nello speciale seguivano le testimonianze di imprese tutte attive per lo Sviluppo Sostenibile.
E’ pur vero che una accentuazione riservata all’ambiente prevaleva su altri argomenti, ma è evidente che in ogni tempo si affermano le sensibilità più evidenti nel momento. Oggi l’ambiente nella Sostenibilità la fa ancora da “padrone” (vedi Greta e le recenti manifestazioni!), ma diamo atto a tanti personaggi che nel 2013 anticipavano gli SDG della Agenda ONU 2030.
Non dimentichiamo il titolo.
La Sostenibilità era centrale in un libro di 960 pagine, che nelle sue sezioni trattava dei protagonisti delle Istituzioni Pubbliche e di tanti argomenti dalla Economia alle Curiosità dell’anno, dalla Astronomia alla informazione e allo spettacolo.
Un altro fatto: lo Speciale Sostenibilità era l’unico in Agenda.
Quasi che l’editore avesse deciso di approfondire l’argomento integralmente coinvolgendo i player più importanti del momento.
Nel tempo queste figure hanno approfondito nel loro campo di attività la CSR, come fattore culturale di innovazione. Dopo 7 anni l’esperienza di costoro si è diffusa.
Bruno Calchera
Direttore Responsabile