Il punto del Direttore

 

 

 

I due argomenti sono centrali oggi nel dibattito culturale, politico e sociale.
La Sostenibilità è entrata nella vita di tutti, anche se in modi diversi, ciascuno se ne è fatto una idea e spesse volte senza riferimenti ben definiti.
L’Intelligenza Artificiale domina da tempo pagine di riflessioni, con una alternanza di opinioni diverse: si va dalla applicazione utile, necessaria e costruttiva al timore, espresso con accenti diversi, di una invasione incontrollata degli algoritmi nella vita comune.

Ci ha incuriosito il post di Antonio Palmieri e il suo annuncio del prossimo Premio Nazionale sulla Comunicazione Costruttiva che si svolgerà il prossimo 13 Novembre 2023, alle 17, al Teatro Filodrammatici di Milano. In particolare le parole introduttive di Palmieri, di cui daremo una sintesi.
Abbiamo poi seguito un testo edito dal CNR dal titolo “Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile” cui hanno contribuito per la stesura Ricercatori ed Università, attraverso il supporto organizzativo di Amedeo Cesta e Gabriella Cortellessa del CNR.

Antonio Palmieri, presidente della Fondazione “Pensiero Solido” introduce l’evento milanese su LinkedIn così:

“la politica cerca di trovare una via che consenta di regolare l’Intelligenza Artificiale generativa, senza frenare l’evoluzione della tecnologia. Tutto all’interno di una complessa partita geopolitica tra le democrazie e tra esse e i regimi autoritari e del rapporto con le grandi aziende tecnologiche. Lo confermano tre esempi importanti che si sono succeduti nell’arco di 4 giorni”

  • Il G7 ha pubblicato Il Codice di Condotta sulla AI – alla fine di ottobre 2023 – per dare “misure adeguate per identificare, valutare e mitigare i rischi legati all’Intelligenza artificiale.
  • Il Presidente Biden ha firmato una “Carta dei Diritti sulla AI” ed un Ordine esecutivo che indirizza le Agenzie a combattere la discriminazione algoritmica per proteggere i diritti e la sicurezza delle persone.
  • La recente Conferenza di Londra, cui ha partecipato sia il Segretario dell’ONU che il nostro Presidente del Consiglio a Londra, in cui sono stati presi in esame “i modelli dell’intelligenza artificiale che dovrebbero rispettare le carte delle Nazioni Unite e la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”.


Iniziamo con uno sguardo al Comunicato del G7
Sono Undici i principi dettati al G7. Le “Misure” che sono state prese connesse ai rischi legati all’Intelligenza Artificiale suggeriscono “test interni ed esterni indipendenti” per affrontare il rischio delle vulnerabilità identificate. L’obiettivo è quello di garantire affidabilità e la sicurezza e la protezione dei sistemi durante il loro ciclo di vita. Infine la Tracciabilità è un elemento da tener conto.

Una attenzione è rivolta alle misure improprie per monitorare la vulnerabilità, gli incidenti e intraprendere le misure più adeguate per la soluzione. Comunicazione della capacità, dei limiti e degli ambiti di utilizzo appropriato e inappropriato dei sistemi avanzati di AI. Il sistema della Condivisione dovrebbe aiutare lo scambio informativo e responsabile.

Le organizzazioni dovrebbero sviluppare politiche di Governance della AI e gestione del rischio, con attenzione alla privacy
Solidi Controlli di Sicurezza /quella fisica, la cybersicurezza, la protezione contro le minacce interne nel ciclo di vita della AI.
Fanno parte dell’indicazione lo sviluppo che le organizzazioni devono dare per implementare meccanismi affidabili di autentificazione e provenienza dei contenuti.
La priorità va data alla mitigazione dei rischi per la società, la sicurezza e la protezione dando anche priorità agli investimenti tesi alla mitigazione efficace.
Priorità per l’AI è data allo sviluppo di sistemi per la prevenzione delle crisi climatiche, della salute e dell’istruzione nel mondo.
Le indicazioni del G7 tendono a sviluppare l’adozione di standard tecnici internazionali, le migliori best practice. E lo sviluppo della protezione dei dati personali.

Un commento di Giovanni Iozzia di Economy Up è indubbiamente interessante dopo aver valutato questa serie di misure del G7: “La partita della AI – dice Iozzia – sulla scacchiera geopolitica è ormai evidente ed importante. Ma il genio è già uscito dalla lampada. Serve un convinto impegno di innovazione politica per evitare di doverlo rincorrere inutilmente. Altrimenti ordini esecutivi e summit rischiano di restare azioni di marketing per comunicare l’idea di mantenere il presidio su qualcosa di cui non si riesce ad avere il controllo.

Il Safe Secure and Trustworthy Artificial Intelligence di Biden
E’ un documento molto articolato. Interviene avendo davanti professioni, situazioni che impattano con l’AI. A volte ha il desiderio di “dire molto” e corre il rischio di essere molto generalista. Non che il G7 non abbia manifestato questa tendenza.
In sintesi rileviamo una attenzione in difesa di consumatori e studenti con l’obiettivo di usare l’AI per il vantaggio di tutti. L’AI deve essere un sostegno per i lavoratori, ne dovranno trarre beneficio. Anche l’accessibilità trarrà vantaggio dall’uso della AI.
L’America si pone al vertice mondiale per quanto riguarda l’innovazione AI.  Il testo procede con l’ambizione che l’America consolidi la Sua leadership mondiale. Le attenzioni ai rischi sono riassunte nella seconda parte. Sicurezza e rischi sono all’apice della attenzione.

Interessante il richiamo alla verifica di ciò che si fa che non deve tramutarsi in devianza. Infine la Privacy è un punto decisamente importante da parte di Biden.
Uno sguardo alla Governance: “L’intelligenza artificiale può trasformare positivamente anche le attività di Governo, per ottimizzare i servizi ai cittadini. Ottima per favorire un miglioramento delle diverse Agenzie che offriranno benefici ai cittadini.  Attenti al rischio però: potrebbero arrivare decisioni non affidabili e possibili discriminazioni. Grande enfasi alla Formazione per garantire che tutto avvenga con le persone giuste”.

La Conferenza di Londra
Si è tenuta a Bletchley Park, vicino a Londra. Oltre a rappresentanti di Governi – era presente anche la rappresentanza cinese – anche il segretario dell’ONU Guterres.

Cito alcune frasi conclusive:
Sunak – il Premier britannico – “ha affermato che i successi della Conferenza faranno pendere la bilancia a favore dell’umanità, perché dimostrano che c’è sia la volontà politica sia la capacità di controllare questa tecnologia e di garantirne i benefici a lungo termine”. Citando il fisico Stephen Hawking che definì l’AI “la cosa migliore o peggiore che potrebbe capitare all’umanità”, si è detto convinto del successo della innovazione.
Elon Musk cofondatore di OpenAI, ha dichiarato che “l’Intelligenza artificiale rappresenta “una delle più grandi minacce all’umanità”.

Ne hanno discusso Capi di Governo, Imprenditori, Agenzie di Ricerca ecc…
Sembra che l’attenzione di tutti, tranne rare eccezioni, sia portata a vedere i benefici della AI. Ma si recepisce, come espresso da alcuni rappresentanti (Kamala Harris – USA; insieme ad altri rappresentanti di Governo) che “gli standard che andranno stabiliti dovranno garantire la presenza di Contenuti digitali autentici e non manipolati della AI”.

Tre documenti ad altissimo livello in soli pochi giorni alla fine di ottobre, primi di novembre.
Il tema dell’Intelligenza Artificiale è molto dibattuto. Nei documenti la Sostenibilità è stata toccata quasi di striscio.
Ma a guardar bene gli SDG dell’Agenda si vede quanto l’innovazione tecnologica toccherà in modo sensibile ogni processo di sviluppo sostenibile.
Un argomento che approfondiremo la prossima volta.

Una osservazione conclusiva: se sono le leggi che devono governare l’AI ed i processi a lei fanno riferimento, siamo in ritardo.
Spesso non c’è bisogno di una legge per governare una innovazione: l’informatica ha dato nel tempo soluzioni che si sono rivelate prive di grandi contro-indicazioni.
Ma non accadeva da tempo che in 4/5 giorni vi fossero momenti di riflessione nel mondo da parte dei leader di ogni paese sulla AI. Significa che si vuole correre.
Si pensa alla sua utilità ma il vero timore è che l’AI sia un tipo di innovazione ingovernabile…ormai!

Bruno Calchera
Direttore Responsabile CSROGGI

 

 

 

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