Il punto del Direttore
C’è spesso un problema di metodo, che arriva prima del dettaglio di ogni iniziativa che coinvolge gli ESG per la trasformazione della vita economica e sociale di tutti. C’è un “prima” che condiziona poi tutto l’iter che impegnerà pubblico e privato ad operare per il bene comune attraverso l’agire economico. Il “prima” è la persona. Come la persona può essere protagonista? Non della sola vita aziendale, ma di sé stesso, qualunque cosa faccia.
Di questo ha anche bisogno la Sostenibilità: è una proposta innovativa per l’azienda, ma soprattutto per le persone dell’impresa, per gli stakeholder, per il territorio, per la gente. Per questa ragione abbiamo intercettato un bellissimo testo, che in ogni sua pagina trasmette suggerimenti, esperienze, che invitano ciascuno a non demordere mai ed essere positivi davanti al reale.
Il titolo “Si Cresce solo per Entusiasmo” di Mario Alessandro Sala, Ed. Amazon Italia Logistica srl.
Ci rendiamo conto che ogni riflessione sulla imprenditorialità e sul senso del lavoro ha a che fare con l’entusiasmo: una innovazione, se ben recepita, rivela un desiderio positivo di vivere un pezzettino in più di utilità, di bellezza e anche di profitto.
Santo Versace nel testo suggerisce: “Ha ragione Mario quando scrive: “sta qui l’origine dell’entusiasmo, quando ciascuna persona della nostra impresa si sente chiamata per nome e convocata per costruire qualche cosa di grande per la quale è indispensabile. Che grande responsabilità ha chi, come i media e a volte noi stessi, con una comunicazione che spesso mortifica questa spinta vitale: davvero occorre cambiare rotta”. ( ibid.Pag.6).
“Non è il tutto che accende l’entusiasmo –si legge nel testo – ma è sempre un particolare che desta la “sorprendente corrispondenza”: certo si tratta di un particolare che ci fa guardare il tutto con simpatia, cioè con attenzione, con desiderio di conoscere e di immergersi sempre più nell’impresa, nel prodotto, nel servizio e anche nelle persone che, dietro a quel particolare, ci attendono.” (ibid. pag.22)
Quanti imprenditori si pongono la domanda: “come è possibile che tutta la mia azienda operi positivamente per la realizzazione di un Nuovo Bilancio di Sostenibilità vista l’attuale situazione di mercato?”
“Come è possibile raggiungere tanti risultati in un contesto economico così complesso?”
Il Futuro è dentro il presente. Stare dentro il presente significa stare dentro la ‘complessità del futuro’ – presente -, con una idea guida: “dovremo cambiare, ma il futuro offre sempre delle opportunità!”
“Pensare al futuro fa bene al presente. (ibid. pag. 92) – diceva Jim Collins – un autorevole studioso e ricercatore americano, nel suo best seller “From good to great” riporta i dati di una ricerca, condotta nell’arco di 5 anni. Seguendo i leader di 11 imprese si sorprese del fatto che si trattava di manager ‘ossessionati’ dal futuro. La domanda che si ponevano sempre era ‘quale è il bene futuro dell’azienda’ se assumo questa persona’? Come si fa a lavorare con tutto se stessi per qualcosa che si desidera abbia il meglio in un futuro che forse non si vedrà nemmeno? Vittorio Tadei, fondatore della Teddy, il colosso italiano del fast fashion ha fatto di tutto perché la sua azienda andasse avanti “da sola” dopo di lui, meglio di quando c’era lui (ai più sembrava impossibile!) La scuola di impresa del gruppo Teddy si chiama ‘Teddy 500 per la volontà comunicata ai suoi, che l’azienda ‘vivesse almeno 500 anni.
Pensando all’io di ciascuno in azienda si accende una luce brillante: il sacro fuoco dell’entusiasmo.
Il dovere ed il suo peso che potrebbe schiacciare l’esperienza di un percorso aziendale, diventa invece una spinta ideale e reale. Questo fuoco si propaga verso coloro che lavorano – come lo provano tante avventure aziendali –e cresce il desiderio di non mollare e la voglia di essere protagonisti: di essere al passo con il cammino del mercato, di maturare il desiderio di cambiamento.
E’ nel 2012 che nasce in Messico il Movimento delle “Fuck up night” grazie al desiderio di alcuni giovani imprenditori di ribaltare l’interpretazione negativa del termine fallimento e diffondere l’idea che il fallimento sia uno strumento di apprendimento utile per evolvere. sempre detto:’ sbagliando si Ma quanto timore di fallire ci rende poco imprenditori, timorosi e privi di coraggio. E’ quanto l’entusiasmo al contrario favorisce la motivazione, la perseveranza, il coraggio. /Alessandra Carrozza- ibid, pag. 182).
In fondo è una idea che vive da quando siamo bambini: RICOMINCIARE DA CAPO. Si cade e ci si rialza. Si inizia di nuovo.
Quante volte a tutti è capitato di pensare che certe esperienze era meglio evitarle, e spesso si desidera ricominciare in un altro modo.
Bruno Calchera
Direttore CSROGGI