Il punto del Direttore
“Sostenibilità significa tutto questo per me, significa una visione completa del mondo per cui voglio lavorare e vivere. Contiene componenti di spiritualità, di comunità, di decentralizzazione, di un completo ripensamento dei modi in cui usiamo il nostro tempo, definiamo i nostri lavori e conferiamo potere a governi e multinazionali. “Sostenibilità” è una parola terribilmente inadeguata per ciò che intendo. Qualsiasi parola a sei sillabe troppo lunga per organizzarci intorno ad un movimento popolare e allo stesso tempo troppo corta per comprendere una visione completa. E troppe persone la percepiscono come “sostenere” il mondo che abbiamo ora, mentre in realtà la intendo come fomentare una rivoluzione.”
(Donatella Meadows, scienziata, ambientale educatrice e scrittrice americana – 1941-2001).
E’ un elogio alla Sostenibilità che difficilmente può essere imitato, ma ci chiediamo non è una esagerazione?
Se quella parola è un nuovo modo di pensare, allora ha a che fare con tutto ciò che l’uomo desidera o tenta di realizzare. Investe la politica, l’economia, la filosofia, tutto il pensiero della persona.
Diceva Roberto Poli, titolare della cattedra all’Unesco sui Sistemi anticipatori, che “la sostenibilità dovrà diventare quel pensiero a priori che guida le nostre scelte”.
E’ vero che la Sostenibilità ha la capacità di creare valore, ma dobbiamo intenderci sul senso della parola VALORE.
E’ proprio la definizione di Valore che ci fa essere prudenti: leggendo il suo senso sui vocabolari si comprende subito che il Valore è attribuito a diversi campi della vita sociale. Solo a proposito della Religione il vocabolario dice che la “definizione è mancante”.
Eppure nessuno penserà, ad esempio, che nel Cristianesimo la parola non abbia significato, perché è Dio stesso che dà valore all’uomo e al suo operare per il bene proprio e di tutti.
Allora scopriamo che senza la fede il valore è eliminabile. I non credenti semplicemente affermano che il valore non esiste. Dio se c’è non c’entra!
C’è infine da riflettere: le attività umane realizzate senza il pensiero della Sostenibilità non hanno valore? Impossibile crederlo!
E’ accettabile invece che la misurazione di Valore dipende dalla forma, dalla creazione di esperienze, di cose, di tempi dedicati al bene proprio e di tutti.
Senza esagerare sul significato che ha la sostenibilità si può affermare che il cambiamento e ogni innovazione procurata per migliorare la vita di tutti possa rappresentare un Valore.
Le contraddizioni a volte sono evidenti.
L’intelligenza artificiale pone quesiti sulla sua bontà sempre e comunque: quando non è l’uomo che opera responsabilmente nell’agire da ultimo attore protagonista qualche perplessità si pone.
L’evoluzione tecnologica cinese sul riconoscimento facciale, sulla conoscenza generale di tutti i cittadini da parte del potere è certamente una rivoluzione in cui l’uomo non controlla più la propria identità, il proprio patrimonio, i legami, ecc.
Un Grande Fratello che speriamo non giunga fra noi.
Il valore più grande dell’uomo è infatti la sua LIBERTA’, personale e sociale.
Essa va preservata, usata per costruire. Essa manipola la Sostenibilità per farne uno strumento utile, per realizzare cose migliori. La libertà suscita l’operatività che rappresentano il cammino della civiltà.
LIBERTA’ E SACRIFICIO sono i baluardi del Lavoro, del Progresso, della Civiltà.
Le due colonne d’Ercole che da sempre hanno permesso ad ogni persona di evolversi attraverso sistemi, che hanno migliorato l’opera di chi ci ha preceduto.
La Sostenibilità entra a questo livello: suscita pensieri ed azioni che, speriamo, possano migliorare la vita di tutti.
Ogni uomo ha un valore. Ed è per questo che ogni in tragedia cui assistiamo, stiamo perdendo il Valore di quella persona. L’unico Valore che in fondo ci interessa!
Bruno Calchera
Direttore CSROGGI