Il punto del Direttore

La notizia giunge dal territorio.
Essa dà la misura della partecipazione popolare alla trasformazione sociale ed ai passi culturali che la Sostenibilità genera tra la gente.
In verità e in diversi territori iniziative diversissime si moltiplicano da tempo su tematiche diverse per segnalare una diffusa sensibilità ai temi dello sviluppo sostenibile: la bontà di queste iniziative locali si distingue per il clima di pacificazione sociale in cui si manifestano.
Non c’è una esaltazione distruttiva, né un occhio alla politica Verde in chiave di opposizione al Governo.
Le cose buone che giungono spesso suggeriscono possibili ed anche diverse emulazioni e un input per avviare nuove strategie di marketing.

Siamo in provincia di Genova, e precisamente a Ronco Scrivia.
La data di riferimento è il 28 Gennaio 2023.
Alla presenza del Sindaco (della Sindaca) Rosa Olivieri e dal consigliere delegato ai rifiuti e transizione ecologica Gabriele Reggiardo, insieme al presidente di AMIU Genova Giovani Battista Raggi è stato inaugurato l’arrivo dell’ECOCOMPATTATORE che è stato installato nella zona di Borgo Fornari.

L’ ECOCOMPATTATORE è una macchina “mangia plastica” e da molto tempo ne stanno beneficiando comuni dell’area Genovese.
Il macchinario mangia plastica è presente su tutto il territorio italiano. Ne presentano l’uso anche catene della GDO.
Ad esempio a Roma vi sono 23 Ecocompattatori.

Quello che abbiamo ritenuto molto interessante è il legame tra la macchina e l’uso che se ne fa è la premialità. C’è la possibilità di ricevere un premio per l’uso del mangia plastica.
Più porti la plastica che trovi all’ECOCOMPATTATORE più vinci punti, che danno il diritto di fare acquisti con sconto, applicato a offerte di realtà economiche del territorio.
A Plastipremia si possono iscrivere anche le Aziende del territorio, ma queste ultime devono prima accreditarsi al sito www.plastipremia.it.

L’operazione inizia con l’acquisizione dei contenitori, indispensabili per offrire almeno tendenzialmente una possibile misura della plastica posta nella macchina omogenea per acquistare un punteggio. Ogni misuratore che viene “ingerito” nella macchina mangia plastica vale 1 punto. C’è infine un catalogo premi per verificare cosa scegliere.
Scorrendo il catalogo dei premi ci si accorge di quanto sia popolare l’iniziativa.

Ecco alcuni esempi:

  • 5 euro di sconto per rinnovo patente alla Agenzia FIORI in P.za. G. Ferraris 18/19R
    Per ogni 30 Punti acquisiti (penso che i 5 Euro non siano cumulabili…ndr)
  • Sempre al raggiungimento di 30 Punti 50% di sconto alla prima lezione di canto o di musica (In presenza, appena possibile)
  • Sempre 5 Euro di sconto all’Antica Macelleria Serafino per una spesa massima di 30 Euro.

Si tratta sempre del primo livello di 30 punti raggiunti.

  • 30 punti: Antonella Bijoux offre il 10% di conto per spesa di 20 Euro
  • Il Centro per l’Apprendimento arriva al 50% di sconto per la tessera di iscrizione avendo raggiunto i 30 punti

Al secondo livello alcuni esempi:

  • 500 Punti danno diritto a ricevere lo Scaldacollo Pile Corepla in plastica riciclata
  • Con 1200 Punti COREPLA offre una coperta Pile in plastica riciclata.
  • Tonno Parodi: 1500 punti e si avrà una confezione assaggio in scatola di 6 differenti prodotti.
  • Con 1000 punti COMIECO offre una Cuccia per gatti o piccoli cani.

Ora si può sorridere.
Ma il processo di relazione che impegna il cittadino a liberarsi dalla plastica qui è anche incentivato con ciò che è stato possibile.
Si deve allargare lo sguardo alla realtà con le sue maledizioni, che vengono gettate verso le amministrazioni comunali per la raccolta differenziata.
Un Successo/Insuccesso verificabile dallo sguardo ai cassonetti dell’immondizia e dal malcostume che permane.
Non è questo il caso. Non si deve paragonare questa esperienza alla raccolta differenziata.

Occorrono incentivi per fare il proprio dovere?
No. E’ una vera e propria sciocchezza. La consapevolezza di adempiere ad un dovere civico basta e avanza. Il dovere sociale stesso è l’incentivo migliore.
Non occorrono concorsi a premi per fare il proprio dovere.

Però quando si introduce un “nuovo strumento”, quando l’ente pubblico fa investimenti che chiedono collaborazione per il successo, senza che nessuno ne sia obbligato, l’incentivo è una buona cosa soprattutto se condiviso e deciso con i cittadini.

Introdurre una novità aperta a tutti va spiegata bene e premiata. Perché no?

Bruno Calchera
Direttore Responsabile CSROGGI

Share This