L’uomo della strada

 

 

 

Di Sostenibilità oggi se ne parla tanto. C’è chi dice “troppo”. Sembra che sia una moda.

E il dubbio viene. Sappiamo che parlare troppo di una cosa fa poi sembrare di averla realizzata, e quindi si rischia di lasciarla cadere.

Ma un esperto, delle Nazioni Unite ci dice che non è così e ci spiega, in cinque punti, quali sono le tendenze del prossimo futuro e perché non si tratta solo di una moda passeggera.

 

. Trasparenza.

Come con il cambiamento tecnologico, la trasparenza è qualcosa di irreversibile. La tendenza a divulgare i propri risultati continuerà a crescere. Già oggi sono moltissime le aziende che forniscono le proprie performance ambientali e sociali annuali, numero destinato a crescere.

. Fiducia.

Il crescente impatto delle aziende sulla società sta portando i cittadini e i consumatori ad aspettarsi che questo potere sia esercitato in modo responsabile. Così come i cittadini sono sempre più spesso scettici, organizzati e inclini a sfidare l’autorità, così le società dovranno aumentare la loro curva di apprendimento sulla costruzione della fiducia nei loro confronti.

. Partecipazione della comunità.

Si prevede che i migliori investimenti possano essere fatti nei campi un tempo esclusivi del settore pubblico, dalla sanità, all’istruzione, alla gestione dell’ambiente. Oggi è di dominio pubblico che le risorse naturali sono finite e sotto stress. Solo le aziende che collaboreranno con gli scienziati, con la società civile e che mostrano di essere parte della soluzione avranno molta più visibilità.

. Accesso a nuovi mercati in modo responsabile.

Con la crescita economica che si sposta verso sud e verso est, gli investimenti esteri si concentrano sempre più sulla creazione e sull’accesso ai nuovi mercati, piuttosto che al loro semplice sfruttamento a basso costo. È di interesse per tutte le aziende superare barriere come l’impiego di personale non istruito, di sfruttamento eccessivo di risorse come acqua, energia e minerali.

.Iniziative per coinvolgere le aziende.

Gli strumenti per impegnarsi nella sostenibilità aziendale sono abbondanti e in crescita. Iniziative, standard e consulenze sono in piena espansione a livello nazionale e globale. Il Global Compact delle Nazioni Unite si sta impegnando 8.000 aziende in più di 145 paesi in materia di diritti umani, standard di lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.”

Insomma, sembra proprio che la strada giusta sia stata imboccata. E non perché è una moda.

Ugo Canonici

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