Nei giorni scorsi, nell’ambito della presentazione del primo report di sostenibilità di Confindustria Lecco e Sondrio, è stato possibile parlare proprio del cammino che le aziende saranno costrette a fare da qui in avanti: per alcune la rendicontazione diventerà obbligo, contestualmente la parola “sostenibilità” diventerà una norma.
Nel 2020 i bilanci di sostenibilità pubblicati in Italia erano 1331 in forma volontaria e non volontaria, di cui 210 Dichiarazioni Non Finanziarie. La sola #CSRD, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2024, estenderà l’obbligo graduale di pubblicazione di quella che verrà chiamata “Informativa di sostenibilità”. È difficile fornire un numero esatto sulle imprese italiane incluse nella CSRD: si stima che andrà a toccare più di 5.000 aziende in Italia nel prossimo triennio.
La transizione dal sistema attuale a quello nuovo di rendicontazione costerà alle imprese mezzo miliardo l’anno, con un costo medio per singola impresa che varierà da 150 mila euro (per le società non quotate) a un massimo di 1,1 milioni di euro (per le società grandi quotate). Attenzione però a non vedere solo il costo (e quindi il rovescio della medaglia): la rendicontazione è – ma lo sarà sempre di più – un mezzo di comparazione sul fronte della finanza sostenibile.
Ringrazio il presidente di Confindustria Lecco Sondrio Plinio Agostoni e tutto lo staff per l’organizzazione di questo convegno.
Scarica il Report Integrato 2022 di Confindustria Lecco – Sondrio
di Isabella Manfredi, CSR Manager – Feralpi Group
(fonte: Linkedin)