Il punto del Direttore

 

 

 

Greta Thunberg, commentando gli attentati alle opere d’arte frequenti in questo tempo ha detto: “Chi sono i veri criminali? Chi lancia la zuppa su un quadro senza nemmeno intaccarlo o chi causa la morte di 8 milioni di persone l’anno con l’inquinamento? Chi decide di investire miliardi in nuove estrazioni di gas e petrolio, quando i rapporti dicono che queste cose portano al collasso?”.

I colpevoli delle zuppe ed altro contro i quadri e l’arte in genere si rifanno all’epoca delle suffragette: il 10 marzo 1914 la giovane Mary Richardson entrò alla National Gallery di Londra e squarciò la tela su cui Diego Velasquez aveva dipinto la “Venere Rokeby” (nel 1648). E’ Servito? Le donne non hanno guadagnato molto dal gesto perché è stato evidente la necessità di un movimento di autoconsapevolezza generale e di tutti, indispensabile, ancor oggi, perché le donne possano vivere come persone, con pari dignità, opportunità nel rispetto della personalità di ognuna, dei diritti e delle opportunità.

Il femminismo non è nato dopo lo squarcio della tela del Velasquez. Si chiamano lotte per un motivo. Ma basta quello per distruggere e fare violenza sociale? Sull’ambientalismo la cosa non serve proprio. E lo vediamo proprio dal succedersi delle COP.

Culturalmente gli ambientalisti che fanno gesti estremi si riferiscono alla retorica dell’”età dell’oro”, dell’armonia tra l’uomo e la natura. Ne deriva una visione di una natura intoccabile, la “conservazione” dell’ambiente.
Il cambio di mentalità è lento e lo si nota guardando la realtà e alla difficoltà dei popoli di limitare le emissioni di CO2 proprio in presenza di avvenimenti, anche imprevisti, che segnano la vita delle persone.

Dopo Cop 26 alcuni fatti decisamente importanti: Il Brasile di Bolsonaro poco sensibile ai cambiamenti, l’ascesa di Carlo III – grande ambientalista – e la contemporanea Guerra in Ucraina, l’enorme crisi delle risorse energetiche in Europa, che sta distruggendo diversi settori dell’economia di ogni paese.
L’assenza dei metalli delle terre rare che condiziona la produzione innovativa e d’eccellenza, l’assoluto isolamento della Cina, tutta tesa ad allargare i confini, assolutamente priva di consapevolezza del tema ambiente con grande inquinamento in ogni città.

Si sono aggiunte le crisi climatiche in tante parti del mondo. E’ evidente che proprio queste ultime sono causate dalla CO2.
A COP 26 2021 le nazioni si erano impegnate ad una riduzione del 30% delle emissioni di metano per il 2030, e sempre per il 2030 era stato sottoscritto un impegno di azzeramento della deforestazione. C’erano state tante promesse.  Nel 2022 – 9 mesi – il Brasile ha tagliato quasi 4000 chilometri quadrati di foreste, un’area grande 5 volte New York. L’88% delle nazioni impegnate in COP 26 arriva a COP 27 senza aver fatto nulla.

Solo 24 paesi hanno fatto programmi e hanno iniziato a recepire politiche adeguate alla conservazione dell’ambiente e alla riduzione della CO2.

A COP 27 si dirà che il surriscaldamento del pianeta che doveva contenersi all’1,5% giungerà invece al 2,4% entro il 2030. Uno studio pubblicato a settembre 2022 dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) ha calcolato che gli impegni presi dai paesi per contenere l’aumento della temperatura entro 1,5% dovrebbero essere almeno sette volte più ambiziosi.

Ci sono i neoambientalisti, quelli che vogliono ritagliarsi un nome nel futuro. Quelli duri e puri che hanno scoperto da poco l’inquinamento e hanno cominciato la rivoluzione.
Uno di questi è il Sindaco Sala del Comune di Milano.

Rigido, inflessibile come il Padrone del Mondo ha fissato che le auto possono viaggiare a Milano in Aree definite se rifornite con benzina (auto abbastanza nuove fino a Euro 2) e quelle a gasolio solo se acquistate entro meno dell’ultimo decennio quasi (Euro 6 in su) Non ha pensato ai riscaldamenti, non ha pensato ai comuni limitrofi della città. Se ne è fregato della crisi e della impossibilità per molti di acquistare una auto nuova.
Perentorio come un soldatino fa di tutto per non farsi eleggere alla scadenza di mandato.

Vede dr. Sala sono i vecchi che ci vanno di mezzo. Quelli che hanno una pensioncina e tengono l’auto un po’ datata, hanno la patente, e hanno solo la pensione. Lei si immagina un signore di 80 anni che si compre l’auto nuova? Perché deve farlo?  Si rinchiuderà di più in casa e sarà preso in carico dai suoi animatori dei servizi sociali. Lei ragiona così: quelli muoiono e non votano più. I ricchi possono fare acquisti, quelli che hanno più aspettativa di vita certamente faranno acquisti. Faranno mutui, …ma che mi importa? “

Ecco fatta la rivoluzione ambientalista a Milano. Dimenticato l’inquinamento pazzesco dei riscaldamenti? Anche delle molte case della P.A. nulla?
Sala ha dimostrato di essere a favore delle multinazionali dell’auto e di coloro che hanno i soldi. Ecco un esponente della Sinistra Radical chic oggi di moda.

Bruno Calchera
Direttore Responsabile

 

 

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