La XVI edizione dell’annuale Osservatorio Isnet (*) ha fotografato l’andamento economico, occupazionale e la capacità innovativa delle imprese ad impatto sociale, con un approfondimento dedicato all’utilizzo delle nuove tecnologie e al ricambio generazionale, ed ha anche monitorato gli effetti della crisi energetica e la capacità delle imprese di attivare una dinamica trasformativa orientata alla sostenibilità dei consumi.
Continua la tendenza positiva, malgrado la crisi energetica in atto: le imprese sociali interpellate stimano un +3,1% di aumento del volume delle entrate, e un +5,3% di aumento dei posti di lavoro.

Dati che confermano la loro capacità di esser soggetti che generano valore economico e sociale: gli indicatori confermano una presenza superiore alla media nazionale delle donne (62,5% dei dipendenti) e degli under 30 (20,4% della forza lavoro).
Assai significativa anche la presenza di lavoratori svantaggiati (42,2% nelle Cooperative Sociali di tipo B) un valore ben al di sopra al 30% previsto dall’obbligo di legge, che sale al 49,5% se si considerano anche le categorie di lavoratori svantaggiati extra Legge 381/91.

Anche sul versante della propensione all’ innovazione si confermano gli investimenti orientatati al miglioramento dei processi e dei servizi (74% di segnalazioni) e all’identificazione di nuove categorie di clienti (40%).
Altri aspetti registrano un aumento importante, in particolare l’avvio di percorsi di ricambio generazionale (+5% rispetto alla scorsa edizione) e la partecipazione a corsi di formazione per il miglioramento e la ripresa (+10%).

(…)

Secondo Maria Teresa Bellucci, il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle Politiche Sociali, “I dati dell’Osservatorio confermano la capacità delle imprese sociali di generare lavoro e impatto sui territori, per questo tra le altre iniziative, stiamo predisponendo l’apertura di tavoli di lavoro specifici, al fine di approfondire al meglio le tematiche di interesse dell’economia sociale”.

“Il processo di Riforma del Terzo Settore in atto” – afferma Alessandro Lombardi, Dg del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, “sta favorendo un processo culturale verso la crescita dell’accountability e della partecipazione e l’Osservatorio, fornendo annualmente una fotografia puntuale dei processi trasformativi e delle tendenze alla quale anche la Dg del Terzo Settore contribuisce nel suggerire ambiti di approfondimento, è prezioso per il nostro lavoro”.

Francesca Cagnoni Research Organization Office Director dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che patrocina l’indagine afferma che “l’approfondimento dedicato al rapporto tra impresa e nuove tecnologie attraverso le serie storiche articolate ad oggi su cinque annualità, ci restituisce consapevolezza su punti di forza e criticità del confronto in atto. Per l’Istituto Italiano di Tecnologia è importante aumentare le occasioni di dialogo e sperimentazione per una tecnologia sempre più ad impatto sociale”.

 “Le imprese ad impatto sociale” conclude Laura Bongiovanni responsabile dell’Osservatorio e Presidente di Associazione Isnet “confermano la capacità di essere protagoniste della trasformazione agendo in modalità proattiva a fronte della crisi energetica e confermando la propria capacità di stare sul mercato. I giovani sono motore di innovazione, vanno migliorati i sistemi di ricerca e selezione. Anche a fronte della crisi energetica in atto non si fanno trovare impreparate dimostrando la consueta capacità di attivare soluzioni anche inedite. Non a caso quasi la metà del Panel rientra nella categoria “innovatori” confermando l’accelerazione dei processi di innovazione tecnologica. Un miglior raccordo con l’Università risulta cruciale per favorire il coinvolgimento dei giovani, e l’Osservatorio si impegna a stimolare un confronto su questi temi per promuovere gli interventi e la verifica delle tendenze.”

Anteprima dei dati presentati 

 

 

Share This