Prende spunto, come ogni anno, dalla giornata Internazionale del cooperativismo indetta dall’Onu: mercoledì 18, a Bologna, si è tenuta la Conferenza regionale della cooperazione, nella Sala Poggioli-Terza Torre (dalle 9 alle 13). La discussione sarà centrata sul tema tracciato nel goal 12 dell’Agenda Onu 2030: «Consumo sostenibile e produzione di beni e servizi».

L’Onu riconosce alle cooperative un ruolo strategico all’interno del settore privato per il raggiungimento degli obiettivi della nuova politica di sviluppo globale. Attraverso le responsabilità nei confronti delle comunità e dei territori in cui prosperano, le cooperative sono portatrici di una visione di lungo periodo che sostiene la crescita economica, lo sviluppo sociale e la responsabilità ambientale. Alla conferenza si accenderanno i riflettori sugli impegni che le cooperative dell’Emilia-Romagna stanno assumendo per contribuire al progetto di costruire un mondo migliore.

Le cooperative sono considerate strumenti importanti ed efficienti di lotta alla povertà. «Uniscono le persone in modo democratico e paritario; consentono alla gente di assumere il controllo del proprio futuro, e, come imprese di proprietà dei soci, i benefici economici e sociali della loro attività restano nelle comunità in cui esse operano: queste sono due caratteristiche importanti quando parliamo di lotta alla povertà», spiega il Presidente dell’ICA, Ariel Guarco.

Molti obiettivi dell’Agenda intersecano i 7 principi di identità cooperativa, che già contengono indicazioni chiare su come declinare l’azione economica secondo criteri di responsabilità e solidarietà. Saranno presentati il rapporto biennale della Cooperazione e Guido Caselli, direttore del Centro Studi e Statistica di Unioncamere Emilia-Romagna, ha illustrato i dati dell’Osservatorio.

(da BuoneNotizie – L’impresa del bene – Corriere della Sera del 17 luglio 2018)

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