L’ importo non è elevato, tre milioni di euro, ma l’idea sottostante è importante. 1 Alla Bnl, banca italiana del gruppo francese Bnp Paribas guidata da Andrea Munari, lo hanno definito positive loan, ovvero prestito positivo, perché premia comportamenti virtuosi, prevedendo condizioni che diventano migliorative per l’azienda al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità. Destinatario del prestito è il gruppo Jcoplastic, di Battipaglia, in provincia di Salerno, con stabilimenti anche a Buccino e a Sant’Angelo Le Fratte (Potenza). Jcoplastic ha una posizione di rilievo nel settore della progettazione e produzione industriale di contenitori in materiale plastico per l’ecologia e l’agroindustria, con know- how all’avanguardia per competitività, tecnologia, innovazione, standard qualitativi e il controllo di società all’estero (Spagna, Austria,

Grecia, Turchia, Romania), oltre a una commerciale in Inghilterra e partnership in Francia, Nord e Sud America, Emirati Arabi e Nord-Africa. Nel caso di Jcoplastic il prestito positivo diventerà tale con lo sviluppo del protocollo «Km 0»: i prodotti realizzati dalla Jcoplastic e venduti sul mercato, una volta giunti a «fíne vita» vengono ritirati dai clienti, ritrasformati in materia prima utilizzata e reimmessi in produzione. In precedenza sono stati ammessi al prestito positivo, tra le altre, Brembo, Granarolo e Aboca.

a cura di Stefano Righi

(da L’Economia del Corriere della Sera del 20 luglio 2020)

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